Jordan Belfort creò un patrimonio da milioni di dollari grazie alle penny stocks. La sua fama e la sua decaduta sono narrate nel film “The Wolf of Wall Street” di Martin Scorsese, uscito nel 2013 . Nei panni di Jordan Belfort c’è Leonardo di Caprio e il film ha avuto un successo mondiale.
Le penny stocks sono azioni il cui valore è inferiore ai 5$, mentre in Gran Bretagna tendenzialmente a quelle che valgono meno di 1£. Penny nel mondo anglosassone indica la moneta di minor valore, comunemente viene interscambiato con cents, ovvero centesimi. Stocks non è altro che la traduzione di azioni.
Quali sono le caratteristiche delle penny stocks? Oggi Jordan Belfort è ancora considerato un broker di successo sebbene abbia cambiato lavoro dopo essere finito in carcere. Quali illeciti ha commesso e che professione svolge al giorno d’oggi?
Indice
Penny stocks: cosa sono e quali sono le caratteristiche
Prima di parlare direttamente di Jordan Belfort è opportuno spiegare quali sono le caratteristiche delle penny stocks.
Abbiamo già accennato al fatto che la caratteristica delle penny stocks è quella del loro basso valore nominale. Sostanzialmente però le penny stocks sono società molto piccole, spesso agli inizi, il cui valore delle azioni è molto basso.
Le penny stocks solitamente non sono quotate nelle borse nazionali perché non soddisfano i criteri imposti alle società per poter ottenere la quotazione in borsa. Esse sono quindi quotate su mercati non regolamentati chiamati comunemente OTC, ovvero over the counter.
La SEC (Securities and Exchange Commission) chiama penny stocks quelle azioni che non hanno soddisfatto i requisiti per essere quotate nelle borse nazionali. Per questa ragione le penny stocks sono quotate su mercati non regolamentati.
Avendo una bassa capitalizzazione di mercato, le penny stocks possono subire forti fluttuazioni di mercato con volumi più alti del solito. Proprio per questo motivo chi fa trading sulle penny stocks può essere in grado di ottenere forti guadagni, ma anche perdite consistenti.
Jordan Belfort: dalla L.F. Rothschild alla Stratton Oakmont
All’inizio della sua carriera Jordan Belfort non era certamente un guru della finanza, non era nemmeno laureato in economia, bensì in biologia. A soli 24 anni lavorava come agente di borsa alla L.F. Rothschild, dove ottenne la licenza da broker.
Il suo guadagno consisteva nelle commissioni su ogni investimento che i suoi clienti effettuavano, che erano pari all’1% sul totale.
Qui conobbe il mondo di Wall Street e della finanza americana, ma non ebbe molta fortuna. La società di brokeraggio infatti fallì il 19 ottobre del 1987, conosciuto come il lunedì nero. Quel giorno infatti le borse mondiali crollarono e i danni furono i più gravi della storia economia globale.
Perso il primo lavoro, Jordan Belfort scoprì che i ricavi sulle commissioni delle penny stocks vendute erano del 50%.
Fondò quindi la Stratton Oakmont nel 1989, dove John e i suoi dipendenti vendevano ai propri clienti le penny stocks ottenendo in poco tempo ampi profitti ed espandendo la società.
La strategia della Stratton Oakmont di Jordan Belfort
Per riuscire a vendere le penny stocks a una vasta platea di persone Jordan Belfort adottò strategie che andavano chiaramente fuori dalla legalità.
I dipendenti della Stratton Oakmont raccontavano ai clienti che le società su cui avrebbero dovuto investire avrebbero avuto una crescita enorme di lì a poco e bisognava sfruttare il fatto che le sue azioni valessero pochi centesimi, ovvero che erano ancora penny stocks.
Jordan Belfort non era interessato al successo di quelle operazioni di mercato, dato che il suo ricavo dalle commissioni era del 50% sia in caso di performance positiva che negativa. Per questa ragione vendeva ai propri clienti di tutto senza preoccuparsi del futuro andamento delle penny stocks.
Per ottenere la loro fiducia inizialmente la Stratton Oakmont consigliava ai propri clienti azioni solide, come quelle delle blue chip, ovvero le aziende quotate con una capitalizzazione di mercato molto alta. Successivamente al cliente venivano proposte le penny stocks ottenendo profitti enormi.
Pump and Dump
Un’altra tecnica utilizzata da Jordan Belfort e dai suoi è quella chiamata Pump and Dump. Essa non è altro che una truffa ai danni degli investitori.
Pump significa infatti “pompare“, mentre “dump” scaricare. Il titolo azionario con questa frode viene prima pompato facendogli raggiungere una soglia prefissata. Da qui si avvia una corposa vendita di queste azioni riportando il titolo al valore iniziale.
Ma come funziona esattamente questa truffa?
Il primo passaggio consiste nell’acquisto dilazionato nel medio termine di penny stocks consentendo un rialzo moderato dei prezzi senza provocare alta fluttuazione.
Successivamente il broker propone a vari clienti l’acquisto di queste azioni raccontando loro l’alto potenziale di questo investimento, soprattutto grazie al basso valore iniziale di queste azioni.
Grazie all’acquisto da parte degli investitori ignari della truffa il titolo ottiene una crescita molto elevata. È proprio durante la salita del valore del titolo che la società che ha programmato la truffa inizia a vendere le azioni ottenendo ampi guadagni.
Finiti gli acquisti il prezzo crolla e torna al punto di partenza, facendo perdere molto denaro agli investitori. La società in questione spesso è ignara dei motivi del rialzo repentino e non è assolutamente colpevole di ciò che è accaduto.
Jordan Belfort: dalla fine al nuovo lavoro
Oltre che per le truffe sopraelencate Jordan Belfort è stato condannato anche per riciclaggio di denaro. Grazie alla collaborazione con la FBI l’ex broker trascorre in carcere solo 22 mesi. proprio qui matura l’idea di scrivere un libro sulla sua storia, che intitolerà “The Wolf of Wall Street”.
Uscito dal carcere Jordan Belfort non riprenderà mai il precedente lavoro, ma iniziò a dedicarsi ad altre mansioni. Egli oggi tiene seminari dedicati alla strategie di vendita, ma è anche uno scrittore e un oratore motivazionale.
Per riuscire a partecipare ai suoi seminari bisogna spendere anche 5.000$ e occorre prenotarsi con largo anticipo. Infatti sebbene sia stato un truffatore, Jordan Belfort detiene certamente qualità eccezionali in merito alla vendita e al marketing.
Sia grazie al libro, ma soprattutto grazie all’omonimo film, moltissime persone nel mondo vogliono frequentare i suoi corsi, affascinati da quell’uomo che da zero è riuscito (anche se truffando) a guadagnare milioni di dollari vivendo nel lusso.
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