La Cina si è risvegliata e ora torna l’appeal su CN50 e l’Hang Seng

I dati economici di dicembre della Cina hanno superato significativamente le aspettative, evidenziando un robusto miglioramento sia nell’attività dei consumatori che nelle performance industriali. Questo risultato positivo è in linea con gli sforzi del governo per stimolare la domanda interna e promuovere una ripresa economica più equilibrata. Con un PIL del quarto trimestre in crescita del 5,4% su base annua, rispetto al 4,6% registrato nel terzo trimestre, la Cina sembra essere sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo di crescita del 5% per il 2024. Questi dati incoraggianti hanno rafforzato la fiducia degli investitori, portando sia l’indice CN50 che l’Hang Seng a registrare un aumento di interesse all’acquisto.

Le sfide della deflazione e del mercato del lavoro

Secondo un commento di Dilin Wu, Research Strategist presso Pepperstone, nonostante i risultati positivi, continuano ad esserci alcune incertezze riguardo alla traiettoria economica futura della Cina. Le recenti misure di stimolo non hanno ancora eliminato le pressioni deflazionistiche. A dicembre, l’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) ha registrato un aumento marginale dello 0,1% su base annua, mentre l’Indice dei Prezzi alla Produzione (PPI) è rimasto in territorio negativo, indicando una deflazione persistente.

Inoltre, il mercato del lavoro presenta segnali di debolezza, con un leggero aumento del tasso di disoccupazione. Questo suggerisce che, sebbene l’economia cinese stia migliorando complessivamente, non tutti i settori stanno beneficiando di questa crescita. La creazione di posti di lavoro rimane una delle principali sfide per il governo.

Le esportazioni sotto pressione

Le esportazioni, pilastro cruciale dell’economia cinese, continuano a essere influenzate dalle politiche tariffarie degli Stati Uniti. A dicembre, le esportazioni sono cresciute del 10,7%, un dato che, sebbene positivo, potrebbe riflettere un fenomeno di “esportazioni anticipate” per mitigare l’impatto delle tariffe. Nel medio termine, le tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti e le negoziazioni tariffarie potrebbero rappresentare ostacoli significativi alla ripresa economica del Paese.

Prospettive e strategie future

Nonostante le sfide, l’economia cinese continua a dimostrare resilienza, con risultati particolarmente incoraggianti nei settori della vendita al dettaglio e dell’industria. Tuttavia, l’aumento della disoccupazione e i rischi esterni legati alle tensioni commerciali richiedono cautela da parte degli investitori.

Paradossalmente, le difficoltà economiche potrebbero generare opportunità: ulteriori sfide potrebbero spingere il governo cinese ad adottare nuove misure di stimolo durante il Congresso nazionale del popolo previsto a marzo. Questo evento potrebbe rappresentare un momento cruciale per l’economia cinese e sarà fondamentale monitorarlo attentamente.

Alla luce di quanto fin qui detto, si può affermare che l’economia cinese sia attraversando una fase complessa, caratterizzata da segnali di resilienza ma anche da criticità strutturali. Mentre i dati recenti offrono motivi di ottimismo, gli investitori dovrebbero approcciare una strategia di “acquisto Cina” con cautela, mantenendo uno sguardo attento agli sviluppi economici e politici interni ed esterni. L’equilibrio tra stimoli governativi, stabilità del mercato del lavoro e dinamiche commerciali internazionali sarà determinante per il futuro economico del Paese.

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