La borsa di Milano si accinge a chiudere quella che fino all’altro ieri poteva essere una delle settimane più pesanti degli ultimi anni con il Ftse Mib in area 34080 punti. Grazie al rimbalzo di ieri, infatti, il paniere di riferimento di Piazza Affari dovrebbe chiudere l’Ottava avanti del 5,5 per cento pur restano in profondo rosso rispetto ad un mese fa (-9,6 per cento) e soprattutto nel confronto con il valore di inizio anno (-10 per cento il passivo).

trader che pensano e crollo di borsa
Azioni peggiori nel sell-off – MeteoFinanza.com

Oramai è noto anche a chi non ha mai sentito parlare di mercati in vita sua: le borse mondiali, compresa quella di Milano, sono andate a picco per effetto della decisione di Trump di introdurre pesanti dazi a numerosi paesi. La successiva retromarcia, con il congelamento per 90 giorni delle tariffe a tutti paesi tranne la Cina, ha permesso a molti mercati di recuperare parte del rosso. La situazione resta comunque molto fluida e per questo motivo l’ipotesi più plausibile è che nel medio termine la volatilità possa restare molto alta.

Comprare o speculare sulle azioni italiane crollate di più?

In questo contesto è già tempo in bilancio o meglio tempo di contare i danni. Quali sono state le azioni italiane peggiori a causa del sell-off delle borsa è una delle domande più classiche che gli investitori si stanno ponendo. Stabilire quali titoli sono crollati di più non è solo esigenza di curiosità ma anche fattore fondamentale per stringere il cerchio su quelle azioni che, essendo crollate di più, potenzialmente potrebbero essere meglio comprabili. Quella di acquistare i titoli più deprezzati è una strategia sempre valida teoricamente ma non è detto che lo sia praticamente visto che i prezzi bassi non bastano per essere garanzia di sicuro rialzo soprattutto se non ci dovessero essere driver rialzisti.

Per evitare fraintendimenti diciamo che le azioni crollate di più sono quelle speculativamente più interessanti. Attraverso strumenti come i CFD azionari, infatti, è possibile fare trading su questi titoli sia al rialzo che al ribasso. Molti broker internazionali permettono di tradare CFD su azioni italiane. Tra quelli con le condizioni economiche più competitive c’è Eightcap. Si tratta di un broker da poco arrivato in Italia ma già molto popolare anche per i servizi offerti. La volatilità in atto sui mercati potrebbe essere l’occasione per testarlo anche perchè la demo è gratuita.

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Le peggiori azioni durante il crollo della borsa di Milano

L’annuncio sull’introduzione dei dazi Usa è arrivato il 2 aprile scorso. Da quel giorno molte azioni sono andate a picco e solo poche sono riuscite a recuperare beneficiando del successivo rimbalzo. La stragrande maggioranza delle quotate resta in difficoltà. Per alcune è sempre buio.

I titoli peggiori in assoluto dal 2 aprile scorso sono:

Come si può subito notare si tratta di titoli di settori diversi ma che sono tutti accumunati dalla loro particolare esposizione al ciclo economico.

Più nel dettaglio, le azioni Stellantis sono state le peggiori in assoluto (e affondano anche oggi). Per le quotazioni STLA il ribasso da quel fatidico 2 aprile è oramai di oltre il 22 per cento. Il colosso dell’auto, già in difficoltà da mesi, ha visto il valore delle sue azioni crollare di oltre il 70 per cento nell’ultimo anno a causa della crisi totale del settore automotive ben espressa dai sempre deludenti dati sulle vendite auto e dall’erosione della quota mercato in Italia. Tuttavia, il tonfo delle ultime cinque sedute il tracollo di Stellantis è stato causato dalla forte esposizione dell’azienda al mercato americano.

Molto male è fin qui andata anche alle azioni Tenaris che sempre nello stesso arco temporale hanno perso il 20 per cento. In questo caso non ci sono dubbi sul fatto che a pesare siano i dazi. Tenaris genera il 44 per cento dei suoi ricavi in Nord America e questo spiega il perchè di vendite così ampie. Anche il calo del prezzo del petrolio, ridimensionato negli ultimi giorni, ha pesato.

Proprio la flessione del greggio fomentata dal rischio recessione globale ha mandano a picco anche le azioni Eni. Il Cane a Sei Zampe è un altro dei titoli peggiori da quel fatidico 2 aprile.

La banca di Piazzetta Cuccia ha perso circa il 28 per cento facendo peggio del settore bancario nel suo complesso (che comunque non se la sta passando bene). Solo nell’ultimo mese Mediobanca si è deprezzata del 14 per cento.

Prysmian, invece, dopo aver corso tanto negli ultimi mesi anche in scia al possibile doppio listing anche a Wall Street (poi smentito) è andata a picco perdendo circa il 17 per cento dal 2 aprile. Il tentativo della società di affermare che le attività negli Stati Uniti sono da ritenersi locali e quindi non soggette ai dazi non è bastato per evitare il sell-off.

In generale l’ondata di vendite che ha colpito i titoli ciclici ha confermato i timori dei mercati: tra dazi, rallentamento della crescita globale e instabilità geopolitiche, il clima per le azioni italiane fortemente internazionalizzate è tutt’altro che sereno.

Cosa possono fare gli investitori? Di certo non farsi travolgere dalla paura.

Cosa fare con le azioni italiane crollate di più in borsa?

La stragrande maggioranza degli investitori sta mantenendo la posizione nella speranza che possa presto attivarsi un vero recupero. Le tempistiche però non sono affatto brevi. In questo contesto due sono le strade possibili: sfruttare il ribasso per entrare con ottica long se la prospettiva è quella di veloce rialzo oppure andare short se le aspettative sono per un ulteriore calo (molto probabile ad esempio, nel caso di Stellantis).

I contratti per differenza consentono di operare in entrambe le direzioni sfruttando al massimo la volatilità. E qui entra in ballo il broker Eightcap che abbiamo citato in precedenza. Questo operatore ha da poco introdotto i CFD su tutte e 40 le azioni del Ftse Mib nella sua proposta di trading (accanto ad altri 800 asset). In più offre condizioni molto concorrenziali per quello che riguarda spread e commissioni. Due i tipi di conto tra cui poter scegliere:

  • Standard: privo di commissioni, con spread a partire da 1 pip.
  • Raw: è l conto con spread ultra-bassi da 0,0 pip ma applica una commissione fissa

Proprio grazie a queste condizioni, Eightcap è più vantaggioso rispetto ad altri broker. Un test con il conto demo, può aiutare a conoscerlo meglio senza rischi di perdere soldi reali.

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