La marginazione è una sorta di prestito a cui un trader può accedere qualora stia operando con una piattaforma gestita da una banca. Infatti la marginazione non va confusa con la leva finanziaria offerta dai broker CFD. Specifichiamo dunque che l’oggetto del nostro articolo non ha nulla a che vedere con il trading CFD o la leva finanziaria.
Se vuoi sapere cos’è la leva finanziaria ti consigliamo di leggere il nostro approfondimento qui >>> Leva finanziaria trading online: definizione e come funziona
Esempi di banche che offrono la marginazione sul trading sono Fineco e Trading Bancoposta.
Cos’è la marginazione?
Fatte le dovute premesse possiamo arrivare alla spiegazione dell’oggetto del nostro articolo. Che cos’è la marginazione?
Abbiamo detto che è una sorta di prestito erogato dalla banca al trader, ma spieghiamo meglio il suo significato e il suo funzionamento.
La marginazione consente al trader di poter fare trading utilizzando molti più fondi di quelli disponibili. A differenza della leva finanziaria che conosciamo sui CFD, la marginazione è un prestito che prevede anche le seguenti conseguenze:
- sul prestito (marginazione) si applicano tassi di interesse;
- il prestito è coperto dai beni personali del trader, come per esempio le proprietà immobiliari;
- assenza di stop loss, dunque le perdite possono superare il capitale a disposizione.
Vediamo fin da subito che gli svantaggi e i rischi sono notevoli. Il prestito concesso non è quindi gratis e se anche dovesse portare a un guadagno, quest’ultimo sarebbe più contenuto a causa dei tassi di interessi, oltre che alle commissioni del trading.
Perché i trader chiedono la marginazione?
I trader che operano su piattaforme collegate alle banche chiedono la marginazione per tentare di guadagnare di più con un piccolo capitale a disposizione.
Infatti nel caso in cui un trader dovesse avere 2.000€ di capitale disponibile e dovesse ottenere un profitto pari al 10%, significa che il suo capitale aumenterebbe di 200€ lordi.
Se invece il trader avesse chiesto una marginazione di 10.000€, il profitto sarebbe stato di 1.200€ lordi, una cifra molto elevata se consideriamo il capitale iniziale, che era di “soli” 2.000€.
Perché abbiamo parlato di guadagno lordo? Nel trading online esistono infatti delle imposte sulle rendite finanziarie (in Italia del 26%, che scendono al 12,5% nel caso di titoli di Stato), oltre alle commissioni imposte dal broker, che in questo caso trattasi di una banca.
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È chiaro che in caso di profitto la marginazione è un grande aiuto, ma in caso di perdita essa può portare a veri e propri disastri.
Infatti se lo stesso trader dell’esempio precedente avesse ottenuto una perdita del 10%, avrebbe subito una perdita di 200€ senza marginazione, ma di 1.200€ con la marginazione, senza considerare il tasso di interesse applicato sul prestito.
Il rischio maggiore si ha quando le perdite superano il capitale iniziale. Infatti il trader dovrà comunque saldare il prestito, andando a prendere altri fondi personali.
Alternativa alla marginazione
Conosciuti i vantaggi e i rischi di chiedere la marginazione, passiamo a spiegare perché conviene trovare vie alternative, ovvero la leva finanziaria tramite i CFD.
Badate bene, la leva finanziaria è anch’essa uno strumento molto rischioso e non adatto a tutti i trader, infatti la stessa ESMA conoscendo il pericolo ha limitato la leva finanziaria per i trader retail mentre fanno trading CFD.
Con la leva finanziaria nel trading CFD però si hanno dei vantaggi rispetto alla marginazione, che elenchiamo di seguito.
- Protezione saldo negativo. L’ESMA ha imposto a tutti i broker europei regolamentati l’impossibilità per i trader retail di avere un saldo sotto lo zero. Ciò significa che non si può essere in debito con il broker, se le posizioni finanziarie aperte con la leva finanziaria nel trading CFD dovessero scendere sotto lo zero (o meglio sotto il livello del margine) il broker automaticamente chiuderebbe la posizione. Ovviamente la chiuderebbe in negativo per il trader, ma quest’ultimo avrebbe un saldo negativo.
- Assenza di tassi di interesse. Nel momento in cui un trader CFD apre una posizione con la leva finanziaria non deve pagare nessun tasso di interesse in proposito, ad eccezione del finanziamento overnight, che scatta nel momento in cui il trader dovesse tenere aperta una posizione dopo una determinata ora la sera e si rinnova ogni 24 ore. L’entità del finanziamento overnight è solitamente non elevato e varia da broker a broker.
- Non è necessario mettere i propri beni personali come garanzia nell’apertura di una posizione CFD con leva finanziaria. Il broker infatti vi concederà questo strumento solo se avete una determinata cifra disponibile sul vostro conto di trading, la quale servirà per aprire la posizione.
I broker CFD
Ad offrire la possibilità di fare trading con la leva finanziaria sono i broker CFD. Se non è la prima volta che ci segui, saprai che noi di Meteofinanza.com abbiamo recensito molti broker CFD autorizzati e regolamentati dalle autorità di vigilanza come la Consob italiana, la Cysec di Cipro e la FCA britannica. In caso di broker australiani, essi per essere ritenuti affidabili devono aver ottenuto la licenza dall’ASIC, ossia l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari dell’Australia.
È estremamente importante operare con broker CFD regolamentati e non con broker truffa. I primi infatti seguendo le regole delle autorità potranno darvi sicurezza in merito alla conservazione dei vostri fondi e dell’effettivo prelievo quando lo desiderate.
I migliori broker CFD da noi recensiti li potete trovare nella tabella a fine articolo. Se siete trader alle prime armi vi consigliamo di valutare la registrazione con un conto demo su eToro. Cos’è un conto demo? Grazie a questo potrete allenarvi sui mercati finanziari senza rischi perché i soldi utilizzati sono appunto finti (essendo una demo). In questo modo non solo potrete valutare se avete le competenze adatte per investire sui mercati finanziari, ma anche testare i broker scelti!
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