Le azioni Banco BPM sono finite sotti ai raggi X di JP Morgan. Le valutazione degli analisti americani sulla banca italiana non è delle migliori (il rating assegnato è infatti un incolore neutral), tuttavia nell’analisi non mancano spunti significativi che possono tornare ad essere molto utili per i traders.
Prima di focalizzare l’attenzione sul report di JP Morgan, facciamo il punto sull’andamento in borsa della quotata del settore bancario.
Nella seduta di metà settimana (Ftse Mib in rialzo di mezzo punto percentuale) le azioni Banco BPM segnano una flessione dello 0,7 per cento a quota 4,71 euro. Nonostante il calo in atto oggi, però, tutti gli indicatori di performance della quotata sono positivi. Rispetto ad un mese fa c’è una progressione del 15 per cento mentre anno su anno il rialzo è del 73 per cento.
Titolo decisamente in salute, forse anche troppo secondo l’analisi di JP Morgan. E infatti, gli analisti americani non se la sono sentita di andare oltre un neutral. Una valutazione molto fredda che suggerisce di adottare un approccio prudente.
Azioni Banco BPM: cosa ne pensano gli analisti
Gli analisti di JP Morgan pur lasciando a neutrale la loro raccomandazione su Banco BPM hanno alzato il prezzo obiettivo dal precedente 4,6 al nuovo 5,1 euro. Un target price simile implica un bel potenziale di upside se si tiene conto del valore attuale delle azioni Banco BPM.
Nella loro nota gli analisti americani hanno affermato che è stato condotto un miglioramento delle stime eps adjusted del 4,93 per cento per l’anno in corso e dell’11,22 per cento per il 2024. Interessante evidenziare che le previsioni di JP Morgan su Banco BPM sono più alte del 2 per cento rispetto a quelle di consensus in relazione alle commissioni mentre continuano ad essere più basse rispetto a quelle del consensus in relazione al trading.
Analisi Banco BPM: come posizionarsi sul titolo
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, le azioni Banco BPM sembrerebbero aver riagganciato quota 4,7 euro aprendosi ora la strada per tornare a quota 5 euro. Ovviamente è necessario che ci sia un contesto favorevole per questo allungo. In caso di scenario opposto, ossia se a prevalere dovessero essere le vendite, allora i prezzi potrebbero scendere anche fino a 4,46 euro.
Tutte le strade sono possibili e per mantenersi sempre attivi è consigliabile operare con strumenti di tipo derivato come i CFD in modo tale da speculare sia al rialzo che al ribasso (short trading) senza però il possesso dell’asset sottostante.
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