EURO – DOLLARO SOPRA 1,08 DOPO DUE MESI, ED IN TENUTA NONOSTANTE LE OTTIME PAYROLLS USA
Buona performance per il cambio Euro-Dollaro che guadagna lo 0,80% circa, rispetto all’ottava precedente, prolungando a 7 il numero delle settimane consecutive chiuse col segno positivo.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici più rilevanti, inoltre, il cross EUR/USD si è riaffacciato sopra la soglia 1,08 per la prima volta dopo l’ 8 Dicembre scorso, toccando un massimo a 5 sedute pari a1,0829, trovando sostegno su un minimo che nello stesso periodo ha toccato quota 1,0617. Close settimanale a quota 1,0783.
La moneta unica europea ha iniziato ad avvantaggiarsi nei confronti del biglietto verde sin dall’ apertura dell’ ottava, sfruttando la scia positiva dopo la diffusione dei brutti dati sul PIL USA del quarto trimestre, cresciuto dell’ 1,9%, ma in sensibile contrazione rispetto al forte aumento del 3,5% della precedente rilevazione trimestrale.
Il cross EUR/USD, inoltre, è stato favorito dall’ iniziativa intrapresa dal presidente Trump di bloccare l’ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di sette Paesi a maggioranza musulmana, criticata da tutti i governi internazionali, e che ha portato lo scompiglio sui listini azionari mondiali, facendo registrare sostanziose perdite.
Cambio Euro-Dollaro più debole, invece, subito dopo la lettura del report ADP relativo al saldo delle buste paga, del mese di Gennaio, dei settori non agricoli privati, in salita a 246.000 unità, ben oltre le 165.000 unità pronosticate dagli analisti. Debolezza rientrata a svantaggio del Dollaro, dopo le esternazioni arrivate dal capo del Consiglio Nazionale Commerciale statunitense, Navarro, che non ha esitato ad affermare che la Germania sta approfittando della svalutazione dell’ Euro per i propri interessi commerciali, a discapito degli USA ed i suoi partner.
Ulteriore forza mostrata dal cambio Euro – Dollaro, a metà settimana, dopo la prima riunione dell’ anno della Federal Reserve, nel corso della quale non è sono state fornite indicazioni dettagliate sulla tempistica dei prossimi interventi al rialzo sui tassi d’ interesse. L’ istituto centrale americano durante la due giorni del FOMC si è limitato a constatare l’ ottimo stato di salute del mercato del lavoro, nonostante il rallentamento del PIL dell’ ultimo trimestre del 2016 e l’inflazione poco sotto la soglia del 2% gradita all’istituto centrale statunitense presieduto da Janet Yallen.
Euro volatile, e leggermente negativo, invece, dopo la diffusione dei dati relativi alle nuove richieste di sussidio di disoccupazione settimanale, in discesa di 14.000 unità a 246.000 unità. Il contenuto del report diffuso dal Dipartimento per il Lavoro USA ha battuto le attese degli analisti che si aspettavano un calo più contenuto, pari a 9.000 unità.
Continua, quindi la lunghissima serie di dati settimanali con richieste di sussidio di disoccupazione sotto la soglia delle 300.000 unità, sinonimo di ottimo stato del mercato del lavoro. Scese anche le richieste di disoccupazione continua dell’ ottava terminata il 21 Gennaio, a 2,064 milioni di unità da 2,103 milioni di unità della settimana precedente, a dispetto di un calo a 2,065 milioni di unità atteso dagli analisti.
La media mobile mensile, invece, si è attestata 248.000 unità, in aumento di 2.250 unità rispetto al valore della settimana precedente. La media mobile calcolata prendendo inconsiderazione i dati delle ultime 4 settimane è un termometro più preciso dell’andamento del lavoro in quanto meno volatile rispetto ai dati di ogni singola ottava. La settimana si è conclusa con l’ Euro in salita nonostante l’ ottimo dato sulle Non-Farm Payrolls statunitensi.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha infatti reso noto che il saldo delle buste paga nei settori non agricoli è salito a 227.000 unità. Il dato sulle NPF ha battuto le stime degli analisti che non si spingevano oltre le 180.000 unità, ma soprattutto è stato di gran lunga superiore alla precedente rilevazione ( 157.000 unità ).
Quella dello scorso Venerdì è stata la lettura più alta degli ultimi 4 mesi. Analizzando i singoli settori non agricoli, si è appreso che il contributo maggiore alle nuove assunzioni è arrivato dal settore costruzioni e da quello retailer, mentre ha un po’ deluso il settore manifatturiero, evidenziando una crescita di 5.000 unità, in calo rispetto alla precedente rilevazione registrata in crescita di 11.000 unità.
Le quotazioni del cross EUR/USD tranne, un picco di volatilità nell’immediatezza della diffusione dei dati, a fine giornata non hanno risentito, in quanto l’ ottimo sulle Non-Farm Payrolls era stato già scontato dalle anticipazioni ADP di qualche giorno prima, ed anche per via del dato relativo al tasso di disoccupazione di Gennaio, in aumento al 4,8% su base mensile, rispetto al 4,7% registrato nel mese di Dicembre.
Buono il bilancio settimanale del nostro Trading System che ha centrato tre obiettivi della strategia Long ( due intraday ed 1 Over ) ed i due Target Price della strategia Short Intraday.
La strategia Long suggerisce l’apertura di posizioni rialziste nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,081 Target Price attesi in area 1,085 ed 1,0891, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,0743. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,0891, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,0916 ed 1,0957; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,081 in chiusura di candela oraria.
Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,0957, per tenare di prendere profitto in area 1,0998 ed 1,1024; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,085 in chiusura di candela oraria Consigliati Long Speculativi in caso di ulteriori affondi in area 1,0546, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,0567 ed 1,0595; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,048 in chiusura di candela oraria.
La strategia Short, invece, prevede l’ apertura di posizioni ribassiste, nel caso in cui si registri una chiusura oraria minore di 1,0801; Target Price attesi in prima battuta a 1,0718 ed 1,0676; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,0711 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,0676 per sfruttare possibili cali in area 1,0635 ed 1,0595.
Fissare uno Stop Loss, con l’ intento di non far aumentare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,0743 in chiusura di candela oraria. Short nel caso di discesa sotto area 1,0595 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi a 1,0567 ed 1,0556; stop loss nel caso in cui si assista di ritorno oltre quota 1,0676 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,1024, per cercare di sfruttare possibili pull-back in area1,0998 ed 1,0957; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,1075 in chiusura di candela oraria.
Dal punto di vista tecnico, superate le prime resistenze di brevissimo, potremmo assistere ad ulteriori rialzi del cambio Euro – Dollaro, senza però escludere qualche possibile storno, per scaricare gli oscillatori sui time – frame minori. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano compresse ormai da mesi dentro l’ ampia congestione 1,05 – 1,15. Il cambio Euro –Dollaro, nei mesi scorsi, è stato respinto in prossimità della parte alta del range appena citato, complici una serie di dati economici che hanno favorito il biglietto verde.
Fino ad ora comprare sui minimi e vendere EUR/USD sui massimi ha dato ottimi frutti. Proveremo ad entrare Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,05 -1,055, fissando il Target Price a 1,08 -1,085. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,04 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti acquisti Multiday sulla forza in caso di chiusura settimanale maggiore di 1,08, per puntare prima a quota 1,09 ed in un secondo momento a 1,10. Stoppare la posizione in caso di close di ottava minore a 1,0585.
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