ANALISI TECNICA CAMBIO EURO-DOLLARO

IL CROSS EUR-USD SFONDA AREA 1,19 MA RIPIEGA DOPO L’ OTTIMA LETTURA DELLE NON-FARM PAYROLLS USA DI LUGLIO

Settimana di consolidamento per la moneta unica europea che si è apprezzata di circa lo 0,20% nei confronti del biglietto verde ( close 04-08 a quota 1,1771 ), rispetto alla chiusura registrata l’ ottava precedente. Tuttavia, la coppia di valute, prima di fare dietrofront a causa dell’ ottima lettura delle Non-Farm Payrolls USA che ha ridato vigore al biglietto verde, era volata sui massimi da Gennaio 2015, balzando a quota 1,1913.

LE NEWS E I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER CAMBIO CROSS EUR-USD

La lettura migliore delle attese delle Non-Farm Payrolls USA, relativa al mese di Luglio ha ribadito che il mercato del lavoro statunitense gode ancora di ottima salute, pesando sul cambio Euro-Dollaro, in quanto potrebbe indurre la Federal Reserve ad “ osare “ per compiere il terzo rialzo dei tassi entro la fine dell’ anno, rispettando il programma originale che contemplava almeno tre manovre di normalizzazione.

Il Dipartimento per il Lavoro USA ha, infatti, reso noto che il saldo delle buste paga dei settori non agricoli statunitensi, lo scorso mese, ha evidenziato un aumento di 209.000 unità, battendo nettamente i pronostici degli analisti che invece non si spingevano oltre le 182.000 unità. La robusta lettura ha quindi ridato vigore al biglietto verde, favorito anche dal buon dato sul tasso di disoccupazione, scivolato sui minimi degli ultimi 16 anni, attestandosi al 4,3% dal 4,4% della lettura precedente. Sostanzialmente stabili a +2,5% le retribuzioni, leggermente migliori delle attese ( +2,4% ).

Il cambio Euro-Dollaro alla vigilia della comunicazione ufficiale delle NPF si era mantenuto stabilmente ed abbondantemente sopra quota 1,18, toccando i massimi a cinque sedute nel giorno della pubblicazione dei dati relativi agli occupati del settore privato negli Stati Uniti, del mese di Luglio, che secondo i dati forniti dalla società di gestione del personale ADP erano cresciuti meno del previsto, di 178.000 unità, a dispetto delle 185.000 unità pronosticate dagli analisti. Ecco il motivo per cui, nel momento in cui è uscito fuori l’ ufficialità delle Non-Farm Payrolls di Luglio che, quindi, ha ribaltato nettamente i numeri forniti in anticipo da ADP, la moneta unica europea è stata sovrastata dalla divisa statunitense.

La diffusione del dato ADP, inoltre, aveva allo stesso tempo rivisto al rialzo la lettura del dato di Giugno, che è passato a 191.000 unità dalle 158.000 unità della stima preliminare.

I primi dati macro in arrivo da oltreoceano hanno reso noto che l’ indice PMI di Chicago nel mese di Luglio è sceso da 65,7 a 58,9 punti, oltre le attese degli analisti ( 60,8 punti ).

Nuovi segnali di ripresa, dopo quelli fatti registrare recentemente, sono giunti dal settore immobiliare USA dove, a Giugno, l’indice statunitense che misura le vendite di case in corso ( Pending Home Sales Index), elaborato dalla National Association of Realtors ha registrato una crescita dell’ 1,5% su base mensile ( consensus +0,9% m/m ).

Buona intonazione del mercato delle abitazioni che nel corso della settimana è stata smentita dal calo delle spese per costruzioni negli Stati Uniti, che ha segnato un calo mensile dell’ 1,3% ( attese +0,4% ). Lettura in calo anche per l’ indice Mortgage Bankers Association (MBA), che misura le nuove richieste di mutui ipotecari negli USA, sceso nella settimana terminata il 28 Luglio del 2,8% a 406,6 punti.

L’indice dei prezzi per la spesa per i consumi personali statunitensi, il cosiddetto PCE (Personal Consumption Expenditures), a Giugno, nella versione Core, al netto di prodotti alimentari ed energetici, su base mensile, ha evidenziato un +0,1, mentre nella versione integrale non vi è stata alcuna variazione. Su base annua i due indici hanno, invece, fatto registrare rispettivamente un +1,5% ed un +1,4%. Sotto le attese invece, il dato relativo ai redditi dei consumatori che a Giugno ha mostrato una variazione nulla, rispetto al +0,4% atteso dagli analisti. Lettura in leggero aumento per l’ indice PMI manifatturiero made in USA, attestatosi, nel mese di Luglio, a 53,3 punti, dai 53,2 punti pronosticati nella stima flash.

A metà ottava, il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nella settimana terminata il 28 Luglio sono diminuite di 5.000 unità, attestandosi a 240.000 unità, mentre gli analisti avevano pronosticato un calo più lieve, a 243.000 unità. Le richieste di indennità continue, invece, al 22 Luglio, sono aumentate da 1,965 milioni di unità da della rilevazione precedente a 1,968 milioni di unità, mentre gli analisti avevano pronosticato un calo a 1,958 milioni di unità.

Leggero aumento rispetto alla stima preliminare ( 54,2 punti ), per l’ indice PMI del comparto servizi USA del mese di Luglio, che nella rilevazione finale ha evidenziato un aumento a 54,7 punti, mentre i pronostici erano per un dato invariato rispetto alla prima stima. Sempre per quanto concerne il settore servizi, l’ indice che misura il sentiment del comparto, conosciuto come ISM non manifatturiero, elaborato su un’ indagine condotta tra ben 400 direttori degli acquisti del settore, è sceso nel mese di Luglio a 53,9 punti dai 57,4 punti della lettura precedente, attestandosi anche al di sotto delle attese degli analisti che invece avevano pronosticato un dato pari a 56,9 punti.

Per quanto riguarda i dati più sensibili per il cross EUR-USD arrivati dalla Zona Euro, la stima preliminare dei prezzi al consumo, nel mese di Luglio, ha fatto registrare un +1,3% su base annua, in linea con la precedente rilevazione.

Poco al di sotto delle attese, invece, l’ indice PMI manifatturiero dell’ area Euro, attestatosi a 56,6 punti, in lieve calo dai 56,8 punti della stima preliminare. L’indice Pmi servizi dell’ Eurozona, invece, a Luglio nella lettura finale si è attestato a 55,4 punti, confermando la stima preliminare. Entrambe le rilevazioni si sono confermate abbondantemente sopra la soglia dei 50 punti che indica espansione del settore.

Moneta unica europea che ha avuto la meglio rispetto al dollaro dopo che la lettura del Prodotto Interno Lordo (Pil) dell’Eurozona ha segnato nel secondo trimestre dell’anno un aumento dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 2,1% su base annua. Si è trattato tuttavia della prima stima preliminare elaborata dall’ Eurostat, e che ha centrato le attese degli analisti.

Ottimi segnali per l’ economia della zona Euro sono arrivati dalle vendite al dettaglio, salite nel mese di Giugno dello 0,5%, rispetto alla lettura del mese precedente, e del 3,1% su base annua. Gli analisti avevano pronosticato un aumento più contenuto, dello 0,1% su base mensile e dello del 2,6% su base annua.

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CROSS EUR/USD

Ottima performance settimanale per il nostro Trading System attivo sul mercato del FOREX che preso profitto su ben 5 target price dei 7 obiettivi pronosticati dalla strategia Long: 2 nella versione Intraday e 3 nella versione Over.

La visione Long attesa per la prossima settimana consiglia l’ apertura di posizioni rialziste nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria maggiore di 1,1783; Target Price individuati in area 1,1801 ed 1,1829, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1721.

Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1829, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,1846 ed 1,1874; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1771 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,1874, per tentare di prendere profitto in area 1,1919 ed 1,194 estesa a 1,1992; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1801 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,151, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,1587 ed 1,161, estesa a 1,1655; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,15 in chiusura di candela oraria.

La visione short, invece, prevede l’ apertura di posizioni ribassiste, nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria minore di 1,1721; Target Price attesi in prima battuta a 1,171 e successivamente a 1,1665; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1783 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1665 per sfruttare possibili cali in area 1,1655 ed 1,161; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1721 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,161 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1587 ed 1,1538, estesi a 1,151; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1665 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,1992 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1919 ed 1,1874; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,204 in chiusura di candela oraria o daily.

Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,12 – 1,125, fissando il Target Price in area 1,14 -1,145. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,10 in chiusura di candela giornaliera.

VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO

Dal punto di vista tecnico, le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di breve-medio periodo, in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,08 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,12 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando sugli attuali massimi a 30 mesi, abbondantemente sopra quota 1,18. In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro è ritornato a farsi nuovamente interessante anche nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,12 ha generato l’ allungo verso area 1,16-1,18.

Al ribasso, quindi, area 1,12 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,10 in un primo momento e successivamente in area 1,085 -1,08. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano state compresse per oltre 2 anni dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15. La fuoriuscita dal range verificata da due settimane potrebbe gettare le basi per ulteriori rialzi con obiettivi in area 1,20.

Fino a pochissimo tempo fa, comprare sui minimi ( 1,05 ) e vendere sui massimi ( 1,15 ) aveva un senso, ed in più occasioni aveva dato ottimi frutti. Adesso, essendo stata rotta al rialzo la parte alta della congestione, per le operazioni contro-trend si consiglia di operare con estrema cautela, in quanto la corsa della moneta unica europea sul medio-lungo periodo sembra proiettata in area 1,20, resistenza di lungo periodo, senza però escludere possibili pull-back in area 1,14-1,15, per scaricare gli oscillatori di breve dall’ ipercomprato.

 

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