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IL CAMBIO EURO-DOLLARO PRENDE SLANCIO SUPPORTATO DALLE PAYROLLS USA SOTTOTONO E DALLA POLITICA ACCOMODANTE DELLA BCE
Ancora un ulteriore passo in avanti per il cross EUR-USD che, grazie ad un rialzo settimanale di quasi lo 0,90%, viaggia spedito verso quota 1,13 sui top degli ultimi 7 mesi.
La moneta unica europea ha beneficiato nei confronti del biglietto verde della lettura peggiore delle attese, la prima degli ultimi tre mesi, del dato relativo al saldo delle buste-paga nei settori non agricoli negli USA.
Secondo quanto reso noto dal Dipartimento per il Lavoro statunitense, infatti le cosiddette Non-Farm Payrolls nel mese di Maggio sono cresciute di sole 135.000 unità, in quanto, gli analisti avevano pronosticato una crescita più robusta, pari a + 185.000 unità. La chiusura a quota 1,128, a ridosso dei massimi a 5 sedute ( 1,1285 ), lascia presupporre che il movimento rialzista di breve su questa coppia di valute abbia ulteriori chance per proseguire anche nel corso della prossima ottava.
I DATI MACRO SETTTIMANALI PIU’ SENSIBILI PER IL CAMBIO EURO – DOLLARO
Ad inizio ottava la scena sul mercato del FOREX è stata dominata dall’ intervento del numero uno della Banca Centrale Europea, Mario Draghi che, intervenendo al Parlamento Europeo ha ribadito la necessità che la politica accomodante dell’ istituto centrale di Francoforte continui almeno fino alla fine del programma di Quantitative Easing o almeno fin quando si renderà necessaria, nonostante a detta dello stesso Draghi, i rischi per la ripresa economica siano in calo. La preoccupazione dell’ Eurotower è ancora l’ inflazione che, da quanto emerso dall’ ultima stima di Maggio, nella lettura CPI è cresciuta soltanto dell’ 1,4% su base annua, facendo segnare un calo rispetto all’ 1,9% fatto registrare nella rilevazione di Aprile. In calo anche l’ indice CPI base, diminuito allo 0,90% rispetto all’ 1,2% rilevato il mese precedente. La crescita del prezzi, quindi, a Maggio è rimasta lontana dal 2% gradito alla BCE, deludendo i falchi tedeschi della Banca Centrale che auspicano al più presto un aumento dei tassi d’ interesse anche nel Vecchio Continente.
Ancora dal fronte macro europeo il cambio Euro – Dollaro ha tratto beneficio dalla lettura definitiva dell’ indice PMI dell’ Eurozona, che nel mese di Maggio è cresciuto come da stima preliminare a 57 punti. L’ indice che misura il sentiment dei direttori d’ acquisto delle principali aziende del settore manifatturiero si è quindi confermato in ulteriore espansione.
Da oltreoceano, invece, a margine della diffusione del dato relativo al saldo delle Non-Farm Payrolls, il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto che i salari sono aumentati del 2,5% su base annua, al di sotto delle attese degli analisti che si aspettavano un valore pari a +2,7%; un dato quest’ ultimo che ha fatto impennare il cross EUR-USD sui massimi di periodo. Buone indicazioni, invece, sono arrivate dal tasso di disoccupazione che sempre nel mese di Maggio è diminuito al 4,3%, scendendo al livello più basso dal 2011.
La settimana, invece, si è aperta con la lettura dell’ indice dei prezzi PCE ( Personal Consumption Expenditures ) di Aprile, che su base mensile ha evidenziato una crescita dello 0,2% sia nella versione completa che in quella “core” (filtrata dai prodotti alimentari ed energetici ). Per il dato Core si è trattata di una lettura migliore delle attese, in quanto gli analisti avevano stimato un rosso dello 0,1%. Su base annua, invece, i due indici hanno evidenziato rispettivamente +1,7% e +1,5%.
A metà ottava, invece, il dollaro si è indebolito dopo che il gruppo di ricerche di mercato della Conference Board ha reso noto che l’indice sulla fiducia dei consumatori nella lettura di Aprile è sceso a 117,9 punti dai 119,4 punti della lettura precedente, mentre le attese degli analisti erano per una crescita a 119,8 punti. Ulteriore benzina per la moneta unica europea è arrivata con la diffusione del dato relativo all’ indice che misura le vendite di case in corso, il pending home sales, elaborato dalla National Association of Relators che, nel mese di Aprile ha evidenziato un calo dell’ 1,3% su base mensile, mentre gli analisti avevano previsto un aumento dello 0,7%. Euro ancora tonico dopo che il Dipartimento per il Lavoro USA ha fatto sapere che anche le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione negli USA, nella settimana al 27 Maggio sono aumentate oltre le attese, salendo di 13 mila unità, a quota 248 mila unità ( consensus 239 mila unità ).
Nonostante la crescita oltre le attese, sono arrivate a 117 le settimane consecutive in cui le richieste di sussidio sono sotto le 300 mila unità, livello di mercato in espansione. In salita anche la media mobile mensile, considerata un indicatore più affidabile del vero sentiment sull’ occupazione, in quanto meno volatile rispetto alle singole letture settimanali. La media mobile a 4 settimane è pertanto aumentata di 2.500 unità, salendo a 238 mila unità. Le richieste continuative, invece, che rappresentano il numero totale di cittadini assistiti, sono scese di 9 mila unità, fissandosi a 1,92 milioni di unità.
La sfilza di dati macro a stelle e strisce si è conclusa con il dato relativo all’ indice ISM manifatturiero che nel mese di Maggio si è attestato a 54,9 punti, in leggero aumento rispetto ai 54,8 punti della lettura precedente e dei pronostici degli analisti. In lieve salita a 52,7 punti anche l’indice PMI manifatturiero di Maggio, in aumento dai 52,5 punti rilevati nel mese di Aprile.
STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CROSS EUR/USD
Buono il bilancio settimanale del nostro Trading System attivo sul mercato del FOREX che ha centrato i due target price della strategia Long Intarday ed il primo obiettivo della strategia Long Over. Prese di profitto anche sui due target price della strategia Long Intraday.
La visione rialzista attiva per la prossima settimana prevede l’ apertura di posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,1284, Target Price attesi in area 1,13 ed 1,1327, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1252. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1327, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,137 ed 1,1397; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,265 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,1397, per tentare di prendere profitto in area 1,1427 ed 1,1497, estesa a 1,1508; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1552 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,0886, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,0953 ed 1,0995, estesa a 1,105 ; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,0844 in chiusura di candela oraria.
La visione ribassista, invece, suggerisce l’ apertura di posizioni Short, nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1,1252; Target Price attesi in prima battuta a 1,1215 e successivamente a 1,1172; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1284 in chiusura di candela oraria.
Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1172 per sfruttare possibili cali in area 1,1145 ed 1,1119; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1252 in chiusura di candela oraria o giornaliera. Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,119 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1147 ed 1,1101, estesi a 1,1033; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1215 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,1508, per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1427 ed 1,1383; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,1541 in chiusura di candela oraria o daily.
VISIONE CAMBIO EURO-DOLLARO SUL BREVE PERIODO
Dal punto di vista tecnico, le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di breve-medio periodo, in area 1,067 -1,07, nel corso delle ultime 3 settimane che ci siamo appena lasciati alle spalle hanno innescato un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,08 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,10 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando su valori che non venivano toccati da Novembre 2016, ossia dall’ elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti.
In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro è ritornato a farsi nuovamente interessante anche nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,12 potrebbe essere il preludio allungo verso area 1,14-1,15. Al ribasso, invece, area 1,08 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,07 in un primo momento e successivamente in area 1,065 -1,06.
Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano compresse ormai da mesi dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15. Il cambio Euro –Dollaro, nei mesi scorsi, è stato respinto in prossimità della parte alta del range appena citato, complici una serie di dati economici che hanno favorito il biglietto verde ed aumentato le aspettative di rialzo dei tassi.
Fino ad ora comprare sui minimi e vendere sui massimi ha dato ottimi frutti. Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,08 – 1,075, fissando ancora una volta il Target Price in area 1,10 -1,105. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,065 in chiusura di candela giornaliera.
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