ANALISI TECNICA CAMBIO EURO-DOLLARO: IL CROLLO DELLA LIRA TURCA CONTAGIA ANCHE L’EURO CHE SCIVOLA PERICOLOSAMENTE SOTTO AREA 1,14

Brutta battuta d’ arresto per il rapporto di cambio tra la moneta unica europea ed il biglietto verde, scivolato su un nuovo minimo da Luglio 2017, a quota 1,1384, salvo poi chiudere l’ ottava a quota 1,1411. La performance a 5 sedute della coppia EUR-USD ha invece evidenziato un -1,35%.

Le flessioni sui minimi appena indicati è stata accentuata dal crollo della Lira Turca, arrivata a perdere il 20% nell’ intraday, nei confronti del biglietto verde. Il capitombolo della valuta turca è stato invece causato dai dazi decisi degli Stati Uniti sulle importazioni di acciaio e alluminio dalla Turchia.

I rapporti tra l’ amministrazione Trump ed il governo di Erdogan si sono incrinati dopo che Ankara, secondo gli USA, ha imprigionato ingiustamente un cittadino statunitense, accusandolo di terrorismo e spionaggio. La spallata finale è arrivata dopo il warning lanciato dalla Banca Centrale Europea sulla crisi della valuta turca, che potrebbe scatenare un effetto contagio sulla moneta unica europea.

I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER LE QUOTAZIONI DE LCAMBIO EURO-DOLLARO

Su e giù per le quotazioni del cambio Euro-Dollaro all’ inizio della scorsa settimana, con il biglietto verde acquistato nelle prime battute, in scia al calo delle Non-Farm Payrolls USA di Luglio. L’ andamento del cross EUR-USD era tuttavia migliorato dopo la buona lettura evidenziata dall’ indice che misura la fiducia dei consumatori nell’ area Euro. Il cosiddetto indice Sentix, nel mese in corso ha infatti evidenziato un aumento a 14,7 punti dai 12,1 punti di Luglio, superando le attese degli analisti, ferme a 13,5 punti.

La lettura è stata elaborata tra il 2 ed il 4 Agosto, tenendo conto delle opinioni di 923 grandi investitori. Il deciso miglioramento dell’ indice Sentix è direttamente riconducibile all’ allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti ed Unione Europea, dopo la prima intesa ed un primo accordo di non belligeranza, siglato tra il presidente USA Trump ed il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Junker. Gli analisti, tuttavia, suggeriscono ancora cautela, poiché le aspettative sul futuro, seppur in ripresa, continuano ancora ad esprimere valori negativi, indicando attese di crescita in rallentamento per l’ economia dell’Eurozona.

L’ottava macro statunitense si è aperta con la lettura del trend degli impieghi nel mercato del lavoro, che a Luglio ha fatti registrare un aumento a 109,90 punti, in salita dai 108,70 punti di Giugno.
Le offerte di lavoro negli Stati Uniti, secondo la stima dell’ indice JOLTS ( Job Openings And Labor Turnover Summary ) di Giugno si sono assestate a 6,66 milioni di unità, aumentando da 6,64 milioni di offerte della precedente rilevazione mensile. Le indicazioni degli analisti davano invece un maggior incremento a 6,74 milioni di unità.

L’ indicatore che misura la fiducia dei consumatori IBD/TIPP ( Investor’s Business Daily e TechnoMetrica Institute of Policy and Politics ), nel mese in corso ha rivelato un aumento a 58 punti, dai 56,4 punti di Luglio. Il consensus medio del mercato non andava oltre i 57,2 punti. Assestandosi abbondantemente sopra la soglia dei 50 punti, l’ indice IBD/TIPP ha espresso un deciso ottimismo.
Il consueto report settimanale curato dalla Mortgage Bankers Association ( MBA ) ha indicato che nell’ ottava terminata il 3 Agosto, il saldo delle nuove richieste di mutui ipotecari ha fatto registrare una flessione del 3%, confermando il trend in calo, dopo il -2,6% rivelato la settimana precedente.

Scendono oltre le attese le nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli USA. Il Dipartimento per il Lavoro ha infatti reso noto che il saldo settimanale delle nuove richieste di indennità per i senza lavoro ha rivelato un calo a 213 mila unità, in frenata rispetto alle 219 mila unità della precedente lettura e contro le 220 mila unità stimate dai pronostici degli analisti.

Il saldo settimanale delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nell’ ottava che si è conclusa il 4 Agosto, ha evidenziato un calo a 213 mila unità, in discesa dalle 219 mila unità della precedente stima settimanale. Le indicazioni degli analisti, invece, davano un lieve aumento a 220 mila unità. La media mobile a quattro settimane, termometro più sensibile rispetto alle singole letture settimanali, si è invece portata a 214.250 unità, in discesa di 500 unità rispetto alle 214.700 unità della precedente ottava. Il totale dei richiedenti sussidio, al 28 Luglio, si è assestato a 1,755 milioni di unità, in aumento da 1,726 milioni di unità della precedente rilevazione settimanale. Gli analisti in questo caso si aspettavano un aumento più moderato a 1,730 milioni di unità.

Nessuna variazione per l’ indice grezzo dei prezzi alla produzione nel mese Luglio, rimasto stabile sui valori di Giugno, mentre gli analisti avevano indicato un aumento dello 0,2%, confermando il trend in crescita ( + 0,3% ) della precedente rilevazione. Dal report diffuso dal Dipartimento per il Commercio è inoltre emerso che l’ indice PPI ha fatto registrare un rialzo del 3,3%, ma tuttavia più contenuto rispetto al +3,4% indicato dal consensus. I prezzi alla produzione “ Core “, ovvero al netto delle componenti energia ed alimentari, hanno invece rivelato un aumento dello 0,1% su base mensile, deludendo le attese degli analisti, che avevano indicato un aumento dello 0,2% . La lettura su base annua della variante Core, ha invece mostrato un del 2,7%, minore del 2,8% indicato dal consensus.

Il Dipartimento per il Commercio ha reso noto che le scorte all’ ingrosso a Giugno hanno evidenziato un aumento dello 0,1%, in progresso rispetto alla variazione nulla rilevata nella lettura flash, ma in deciso calo rispetto al +0,6% del mese di Maggio. Le vendite all’ ingrosso hanno invece subito una contrazione dello 0,1% su base mensile, mentre le attese degli analisti erano per un aumento dello 0,2%. Lettura in netto calo rispetto al +2,1% rivelato dalla stima finale di Maggio.

Secondo la stima mensile rilasciata dal Bureau of Labour Statistics, l’ indice dei prezzi al consumo nel mese di Luglio ha fatto registrare un aumento dello 0,2%, in salita dal +0,1% di Giugno, in linea con quanto atteso dal mercato. Il cosiddetto CPI, nella lettura su base annua, si è invece confermato sui valori della precedente stima, assestandosi al 2,9%, ben sopra la soglia del 2% auspicata dalla Federal Reserve. Filtrato delle componenti più volatili, quali cibo ed energia, i prezzi al consumo Core hanno fatto registrare un aumento dello 0,2% su base mensile, in linea con i pronostici degli analisti ed i livelli dello scorso Giugno. Su base annua, la versione Core ha invece evidenziato un progresso al 2,4% dal 2,3% della precedente stima mensile. Il consensus degli analisti, invece, era per un dato invariato al 2,3% della lettura precedente.

VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO

La coppia EUR-USD dopo essere volata sui massimi a 3 anni, sembra aver perso lo smalto che ha caratterizzato la seconda parte del 2017 ed i primi tre mesi del 2018. Dopo vari tentativi, la pressione ribassista ha sfondato al ribasso l’ importante supporto in area 1,20, conducendo le quotazioni anche sotto importante supporto di medio periodo in area 1,18 ,che ha a sua volta scatenato un ulteriore ondata di vendite sui minimi da Novembre 2017 in area 1,15.

La visione di lungo periodo, invece, ci ha detto che le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di medio-lungo , in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,12 ha in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,16 e successivamente ha saputo fare ancora meglio volando sopra quota 1,18, ex resistenza di medio-lungo periodo, divenuta supporto. In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro era tornato a farsi nuovamente interessante nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,18 aveva generato l’ allungo verso area 1,24-1,25.

Al ribasso, quindi, area 1,18 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura ha già causato la discesa in area 1,16-1,15. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano state compresse per oltre 2 anni dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,16. La fuoriuscita dal range aveva gettato le basi per centrare l’ obiettivo primario in area 1,22 e successivamente prendere profitto verso l’ obiettivo finale posto in area 1,25. Al momento gli oscillatori di breve-medio periodo si sono scaricati dall’ ipercomprato e tendono all’ ipervenduto. Dopo il salutare pull-back in area 1,17-1,15 la coppia non ha più avuto la forza di riportasi stabilmente oltre quota 1,18, in chiusura settimanale. La perdita del sostegno individuato in area1,15 , in chiusura weekly potrebbe nuovamente compromettere in negativo il quadro grafico di medio-lungo periodo, favorendo ulteriori ribassi, con target in area 1,12.

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO

Ottimo il bilancio settimanale fatto registrare dal nostro trading system con sottostante la coppia EUR-USD, che ha preso profitto sul primo target price della strategia Long Intraday e su 5 dei 7 obiettivi indicati dalla strategia Short: 2 nella versione Intraday e 3 nella versione Over.

La strategia Long consiglia di attivare posizioni al rialzo nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria maggiore di 1,1446; Target Price individuati in area 1,1474 e 1,1501; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1403. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1501, per cercare di sfruttare possibili allunghi prima in area 1,1572 e successivamente a 1,1599; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1446 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,1599, per tentare di prendere profitto in area 1,1627 e 1,171, estesa ad 1,1743; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1501 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,111, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,1194 e 1,1236, estesi ad 1,1306; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,1065 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La strategia Short, invece, suggerisce di attivare posizioni al ribasso, nel caso in cui si registri una chiusura oraria minore di 1,1403; Target Price attesi in prima battuta a 1,1377 e successivamente a 1,1333; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1446 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1333 per sfruttare possibili cali in area 1,1306 e 1,1263; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1403 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

Lecito rafforzare le posizioni Short in caso di discesa sotto area 1,1263 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1236 e 1,1194, estesi ad 1,115-1,111; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,133 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di allunghi in area 1,1671 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1627 e 1,1572, estesi a 1,1528; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,1743 in chiusura di candela oraria o daily.

 

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.meteofinanza.com.

Rimani aggiornato con le ultime novità su investimenti e trading!

Telegram