Indice
- 0.1 ANALISI TECNIC A CAMBIO EURO-DOLLARO
- 0.2 CAMBIO EURO-DOLLARO IN RIPRESA DAI MINIMI DI PERIODO DOPO RIFORMA FISCALE USA PIU’ SOFT E DATI MACRO SOTTOTONO
- 0.3 LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER IL CROSS EUR-USD
- 1 STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO
- 2 VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO
ANALISI TECNIC A CAMBIO EURO-DOLLARO
CAMBIO EURO-DOLLARO IN RIPRESA DAI MINIMI DI PERIODO DOPO RIFORMA FISCALE USA PIU’ SOFT E DATI MACRO SOTTOTONO
Il cross EUR-USD chiude l’ ottava che ci siamo appena lasciati alle spalle a quota 1,1667, recuperando mezzo punto percentuale, in una settimana che ha visto la coppia di valute più scambiata sul mercato del FOREX scivolare sui minimi a 100 gg a quota 1,1554. La reazione dell’ Euro nei confronti della divisa americana si è fermata su un massimo a 5 sedute pari a 1,168, con il biglietto verde appesantito dal rinvio al 2019 dei tanto attesi tagli alle tasse promessi dalla riforma Trump.
LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER IL CROSS EUR-USD
Inizio di ottava macro europea in rosso per il cross EUR-USD, nonostante l’indice che misura il sentiment di sull’andamento dell’ economia dell’ Eurozona, denominato Sentix Index ,nel mese corrente si sia attestato su un valore pari 34 punti, in aumento dai 29,7 punti della lettura di Ottobre, mentre i pronostici degli analisti non si spingevano oltre i 31,2 punti.
L’ Istituto di Statistica Europeo, EUROSTAT, he reso noto che le vendite al dettaglio nell’ area Euro, a Settembre, sono cresciute dello 0,7% , evidenziando una lettura migliore del +0,6% atteso dagli analisti, mentre su base annua il dato in questione ha fatto registrare una crescita del 3,7%. In discesa, invece, il dato sulle PMI relative alle vendite al dettaglio, scese a 51,1 punti, dai 52,3 punti della precedente rilevazione. Corretto in lieve rialzo il dato finale dell’ Indice PMI Servizi, rivisto a 55 punti dai 54,9 punti della lettura preliminare.
Euro giù dopo l’inaspettato calo della produzione industriale tedesca del mese di Settembre, in flessione dell’ 1,6% su base mensile contro il +2,6% registrato nel mese di Agosto. La lettura su base annua, invece, ha evidenziato una crescita del 3,6%, dal precedente +4,6% della rivelazione precedente. I pronostici degli analisti, invece, erano per una discesa mensile dello 0,9% e per un aumento del 4,5% su base annua.
Moneta unica europea che ha tratto sostegno dalle buone indicazioni arrivate dalla Commissione Europea che ha alzato le stime sul PIL 2017 al 2,2%, in miglioramento dello 0,4% rispetto al dato del 2016. Nella nota diffusa si sottolinea come l’ economia dell’ Eurozona abbia compiuto passi da gigante in tutti i settori, grazie all’ aumento della crescita globale, al miglioramento dell’ occupazione ed all’ aumento dei volumi. La stima della Commissione Europea pone il Prodotto Interno Lordo dell’ area Euro sul tetto degli ultimi 10 anni. Le previsioni per il prossimo anno vedono il PIL attestarsi al 2,1%, mentre per il 2019 è attesa una flessione all’ 1,9%. Crescita economica dell’ Eurozona che è stata anche avallata dal bollettino della Banca Centrale Europea, sostenuta da consumi privati, aumento degli occupati e generale aumento della ricchezza.
La scena della settimana macro americana, invece, è stata dal nuovo passaggio a vuoto dell’amministrazione Trump che non è riuscita a sottoporre davanti alla Commissione Finanza del Senato statunitense l’ atteso piano che prevedeva il drastico taglio alle imposte per le aziende USA che, con ormai quasi certezza, slitterà al 2019
Il primo dato arrivato da oltreoceano ha evidenziato la crescita dell’ indice IBD/TIPP ( Investor’s Business Daily e TechnoMetricaInstitute of Policy and Politics ), che misura la fiducia dei consumatori. Nel mese in corso, in via preliminare, il suddetto indicatore ha fatto registrare un balzo a 53,6 punti, contro i 50,3 punti della precedente rilevazione mensile, battendo i pronostici degli analisti, fermi a 51,2 punti.
Per il comparto immobiliare a stelle e strisce, la consueta lettura settimanale dell’indice che misura le nuove richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti si è confermata invariata a 227,2 punti, secondo la nota diffusa dalla MortgageBankersAssociation( MBA ), in miglioramento dal -2,6% registrato l’ ottava precedente.
Sul fronte lavoro, invece, il cosiddetto JOLTS ( Job Openings And Labor Turnover Summary ) che raccoglie le offerte di lavoro negli Stati Uniti, è salito a 6,09 milioni di unità contro d 5,98 milioni di unità attese dal mercato.
Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione, stando a quanto diffuso dal Dipartimento per il Lavoro USA, nell’ ottava terminata il 3 Novembre, si sono attestate a 239 mila unità, dalle 229 mila unità riviste della settimana precedente, in crescita di 10 mila unità. I pronostici degli analisti, invece, erano per un aumento più modesto, pari a +2 mila unità. La media mobile mensile, indicatore meno volatile rispetto alle singole rilevazioni a sette giorni, invece, ha fatto registrare una discesa di 1.250 unità, a 231.250 unità. Le richieste continue sono salite a 1,901 milioni di unità, da 1,884 milioni di unità della precedente rilevazione settimanale, facendo registrare un aumento anche rispetto a 1,885 milioni di unità pronosticate dagli analisti.
Dollaro sotto pressione a beneficio della moneta unica europea dopo l’ inatteso calo dell’indice della fiducia dei consumatori Usa, elaborato dall’ Università del Michigan, che a Novembre, in via preliminare si è attestato a 97,8 punti, in calo dai 100,7 punti della precedente lettura mensile. Le attese degli analisti, invece, erano per una lettura leggermente superiore a quella di Ottobre, a 100,8 punti
STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO
Settimana poco mossa per il nostro Trading System attivo sul mercato del FOREX, che ha comunque chiuso in profitto due operazioni, centrando il primo target della strategia Longintraday ed il primo obiettivo della strategia Short Intraday.
La strategia rialzista prevede l’apertura di posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,1701; Target Price individuati in area 1,1729 ed 1,1774, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,163. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1774, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,1801 ed 1,1846; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,163 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,1846, per tentare di prendere profitto in area 1,1874 ed 1,192, estesa ad 1,1965; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1774 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,1343, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,1398 ed 1,1442, estesa a 1,1513; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,128 in chiusura di candela oraria o giornaliera.
La strategia Short, invece, suggerisce di attivare posizioni ribassiste, nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1,163; Target Price attesi in prima battuta a 1,1585 e successivamente a 1,1557; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1701 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1557 per sfruttare possibili cali in area 1,1513 ed 1,1486; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,163 in chiusura di candela oraria o giornaliera.
Lecito rafforzare le posizioni Short in caso di discesa sotto area 1,1486 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1442 ed 1,1398, estesi a 1,1343; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1557 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,1965 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,192 ed 1,1874, estesa ad 1,1846; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,201 in chiusura di candela oraria o daily.
Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,14 – 1,145, fissando il Target Price in area 1,16 -1,165. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,125 in chiusura di candela giornaliera.
VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO
Il quadro tecnico del cross EUR-USD nel breve-medio periodo con la perdita di area 1,17 sembra essersi deteriorato. Dal punto di vista tecnico, infatti, le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di medio-lungo , in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,08 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,12 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando sugli attuali massimi ad oltre 30 mesi, abbondantemente sopra quota 1,18 ( resistenza di medio-lungo periodo ).
In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro è ritornato a farsi nuovamente interessante nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,12 ha generato l’ allungo verso area 1,16-1,18. Al ribasso, quindi, area 1,14 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,12 in un primo momento e successivamente in area 1,10. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano state compresse per oltre 2 anni dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15. La fuoriuscita dal range sembrava aver gettato le basi per ulteriori rialzi con obiettivi in area 1,22.
Fino a pochissimo tempo fa, comprare sui minimi ( 1,05 ) e vendere sui massimi ( 1,15 ) aveva un senso, ed in più occasioni aveva dato ottimi frutti. Adesso, essendo stata rotta al rialzo la parte alta della congestione, per le operazioni contro-trend si consiglia di operare con estrema cautela, in quanto la corsa della moneta unica europea sul medio-lungo periodo dopo aver raggiunto e superato area 1,20, resistenza di lungo periodo, potrebbe essere proiettata verso l’ostacolo successivo posto a quota 1,22 estesa ad area 1,24. Tesi che potrebbe essere stata avvalorata dal pull-back, con tenuta, in area 1,165-1,16, effettuato per scaricare gli oscillatori di breve dall’ ipercomprato. Una chiusura settimanale sotto il forte supporto appena evidenziato potrebbe aprire le porte ad ulteriori discese con target finale in area 1,14-1,13.
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