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ANALISI TECNICA CAMBIO EURO-DOLLARO
IL CROSS EUR-USD AGGIORNA I MASSIMI A 14 MESI, ATTESTANDOSI AD UN PASSO DA QUOTA 1,15
Continua il momento positivo del cambio del cross EUR-USD che si porta oltre quota 1,145 per la prima volta da Maggio 2016, toccando un massimo di periodo a quota 1,1491, ad un passo dall’ importante ostacolo di natura tecnica e psicologica rappresentato dalla resistenza a quota 1,15, salvo poi concludere gli scambi settimanali a quota 1,1469.
La moneta unica europea è stata favorita nel rapporto con il biglietto verde da una serie di dati macroeconomici negativi, che hanno gettato nuove ombre e seri dubbi sul futuro operato della Federal Reserve, che come ormai risaputo, punta ad un terzo rialzo dei tassi d’ interesse entro la fine dell’ anno.
LE NEWS ED I DATI MACRO PIU SENSIBILI PER IL CROSS EUR-USD
Toni più pacati anche per la presidente della Federal Reserve, Janet Yellen che, intervenendo davanti al Congresso USA, ha dichiarato che l’ aumento dei tassi sarà graduale e non dovrà obbligatoriamente raggiungere dei livelli molto lontani da quelli attuali. L’ istituto centrale americano inizia a temere che la battuta d’ arresto subita dall’ inflazione, nel corso del primo semestre non sia soltanto un fenomeno passeggero come era stata definita soltanto qualche settimana fa.
Tuttavia, la Yellen ha ribadito che lo scenario macroeconomico del Paese è abbastanza forte per far fronte alla riduzione degli acquisti di obbligazioni. A fine ottava però, la lettura del dato sull’inflazione relativa al mese di Giugno su base mensile ha avuto l’ effetto di una doccia fredda, che ha gelato gli animi dei membri del FOMC che vogliono un rialzo a tutti i costi, in quanto ha evidenziato una variazione nulla, deludendo le aspettative di crescita dello 0,1% attese dal mercato. L’ inflazione USA, su base annua, invece, ha indicato un dato pari all’ 1,6%, in calo dall’ 1,9% della rilevazione precedente e minore delle attese che invece avevano pronosticato un valore pari a +1,7%. Il brutto dato sull’ inflazione ha contribuito a fare balzare il cross EUR-USD sui top segnalati in precedenza ( 1,1491 ).
Per quanto riguarda gli altri dati macro sensibili per la coppia Euro-Dollaro, è opportuno menzionare il calo dell’ indice che misura l’ andamento del mercato del lavoro, il Labor Market Conditions Index, sceso nel mese di Giugno a 1,5 punti da 3,3 punti della rilevazione precedente.
In discesa anche l’indice MBA che misura le nuove richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti che, nella settimana terminata il 7 Luglio, ha mostrato un netto calo, pari al 7,4%, attestandosi a 391,9 punti.
Il consueto report settimanale relativo al numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti, diffuso dal Dipartimento per il Lavoro USA, ha invece reso noto che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata l’8 luglio è diminuito di 3.000 unità, scendendo a 247.000 , mentre i pronostici erano per un calo più marcato, pari a -5.000 unità. In crescita la media mobile mensile, salita di 2.250 unità a 245.750 unità rispetto alla settimana precedente. La media mobile a 4 settimane è un termometro più affidabile per tastare il polso al lavoro del lavoro, in quanto filtrato della volatilità dei singoli dati settimanali. Le richieste di disoccupazione continua, nella settimana terminata il 1° luglio, invece, sono diminuite da 1,965 milioni della settimana precedente a 1,945 milioni , mentre le attese degli analisti erano per una discesa a 1,950 milioni.
Cross EUR-USD che ha beneficiato anche del calo fatto registrare dalle vendite al dettaglio statunitensi, che nel mese Giugno sono scese dello 0,2% su base mensile ( consensus +0,1% ). Lettura in calo anche per l’ indice della fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan, che in via preliminare è sceso di 2 punti a 93,1 punti, contro la lettura invariata attesa dagli analisti.
STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CROSS EUR/USD
Discreta la performance settimanale ottenuta dal nostro Trading System attivo sul mercato del FOREX che ha centrato i 2 Target Price della strategia Long Intraday.
La visione rialzista attesa per la prossima settimana consiglia l’ apertura di posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,1486; Target Price individuati in area 1,1524 ed 1,1567, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1443.
Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1567, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,1594 ed 1,1602; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1469 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,1602, per tentare di prendere profitto in area 1,1628 ed 1,1672, estesa a 1,17; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1524 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,1214, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,1283 ed 1,1301, estesa a 1,1353 ; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,1144 in chiusura di candela oraria.
La strategia short, invece, consiglia l’ apertura di posizioni ribassiste, nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1,1443; Target Price attesi in prima battuta a 1,1415 e successivamente a 1,1372; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1486 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1372 per sfruttare possibili cali in area 1,1328 ed 1,1301; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1443 in chiusura di candela oraria o giornaliera.
Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,1301 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1275 ed 1,1257, estesi a 1,1214; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1372 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,1691 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1618 ed 1,1574; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,175 in chiusura di candela oraria o daily.
Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,10 – 1,105, fissando il Target Price in area 1,12 -1,125. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,09 in chiusura di candela giornaliera. Long Multiday anche in caso di rottura in chiusura giornaliera della parte alta della congestione, ovvero quota 1,15, con target in area 1,165-1,17 e stop loss con close settimanale sotto 1,13. Short Multiday da attivare in caso di estensione rialzista in area 1,17 con obiettivi in area 1,14 -1,13 e stop loss con close settimanale oltre quota 1,18.
VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO
Dal punto di vista tecnico, le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di breve-medio periodo, in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,08 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,10 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando su valori che non venivano toccati sin dall’ elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti. In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro è ritornato a farsi nuovamente interessante anche nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,12 ha generato l’ allungo verso area 1,14 -1,15.
Al ribasso, invece, area 1,08 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,07 in un primo momento e successivamente in area 1,065 -1,06. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano compresse ormai da mesi dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15. Un Il cambio Euro –Dollaro, nei mesi scorsi, è stato respinto in prossimità della parte alta del range appena citato, complici una serie di dati economici che hanno favorito il biglietto verde ed aumentato le aspettative di rialzo dei tassi. Fino ad ora comprare sui minimi e vendere sui massimi ha dato ottimi frutti.
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