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ANALISI TECNICA CAMBIO EURO – DOLLARO
MONETA UNICA EUROPEA SUI TOP A DUE ANNI SUL DOLLARO: NEL MIRINO AREA 1,17-1,18
Il cross EUR-USD mette il turbo e vola sui massimi a 2 anni, approdando a quota 1,1684. Gli scambi settimanali, invece, si sono conclusi a quota 1,1664. La performance a 5 sedute della moneta unica europea nei confronti del biglietto verde ha evidenziato un rialzo dell’ 1,70%, mentre il minimo fatto registrare nello stesso periodo di tempo preso in considerazione è stato pari a 1,1443.
LE NEWS ED I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER LE QUOTAZIONI DEL CROSS EUR-USD
Ad inizio ottava la scena sul mercato del FOREX è stata dominata dalle tensioni politiche sorte negli USA dopo che l’ amministrazione Trump non è riuscita a far approdare in senato la riforma sanitaria, il cui obiettivo principale sarebbe stato quello di abrogare la tanto famosa “ Obamacare “. Due senatori repubblicani hanno fatto sapere in anticipo di negare il loro voto favorevole. Salgono quindi le paure dei trader che hanno puntato su una ripresa di breve del dollaro e scendono le quotazioni del biglietto verde. Si teme che Trump non riuscirà a realizzare neanche il tanto atteso piano per rilanciare l’ economia stelle e strisce.
Euro che ha continuato a mostrare i muscoli in rapporto con la divisa statunitense dopo che la BCE non ha rilasciato delle precise indicazioni sulla fine del QE e sul possibile inizio delle manovre di rialzo dei tassi. Il numero uno dell’ istituto centrale europeo, Mario Draghi, ha ribadito che la crescita nell’ Eurozona continua a rafforzarsi con regolarità e gradualità, ma che non ci sono ancora i presupposti per anticipare la fine del programma di Quantitative Easing, né le condizioni per iniziare il processo di normalizzazione dei tassi d’ interesse, che quindi sono rimasti invariati sui livelli attuali.
Nel corso del consueto appuntamento post-meeting con i giornalisti, Draghi ha sottolineato, come in altre occasioni, che l’ acquisto di asset al ritmo di 60 miliardi di euro mensili, proseguirà come da programma e che se necessario sarà aumentato sia in termini di durata che di portata. I mercati si sarebbero aspettati che almeno questo ultimo vincolo che prevede il potenziamento del QE in base alle necessità fosse rimosso definitivamente. Con molte probabilità, i vertici della BCE discuteranno di fine QE e di aumento dei tassi, nella riunione in calendario il prossimo mese di Ottobre. L’ istituto centrale con sede a Francoforte considera l’ inflazione al 2%, l’ obiettivo principale della propria strategia, un target che stenta ad essere raggiunto, per causa imputabile al passo indietro fatto dai prezzi dell’ energia nel corso degli ultimi due mesi.
Dal punto di vista macro, non ci sono state notizie capaci di influenzare le oscillazioni del cross EUR-USD, anche se le prime indicazioni che hanno riguardato il settore immobiliare statunitense, hanno messo in luce degli ottimi segnali di ripresa. Il primo dato arrivato in ordine di diffusione ha riguardato l’ indice Nahb ( National Association of Home Builders ), che misura la fiducia dei costruttori negli Usa, sceso a 64 punti, nel mese di Giugno, rispetto ai 67 punti della precedente lettura ( pronostico degli analisti 67 punti ).
Successivamente è stata la volta del report settimanale sulle nuove richieste di mutui ipotecari ( indice MBA ) elaborato dalla Mortgage Bankers Association che, nell’ ottava terminata il 14 Luglio ha fatto registrare un aumento di 6,3 punti percentuali a 416,7 punti. In decisa salita, anche il numero dei nuovi cantieri, aumentati a Giugno a 1,22 milioni di unità da 1,12 milioni di unità di Maggio, a dispetto delle attese degli analisti che invece non si spingevano oltre 1,16 milioni di unità. Netta anche la ripresa dei permessi di costruzione rilasciati nel mese di Giugno, il cui numero è salito da 1,17 a 1,25 milioni, mentre gli analisti avevano stimato 1,2 milioni.
La diffusione di dati macro è proseguita con la lettura dell’ indicatore che misura l’andamento del comparto manifatturiero dell’area di Philadelphia, sceso nettamente sotto le aspettative degli analisti. Il Philadelphia Manifacturing Index, nel mese di Luglio è diminuito da 27,6 a 19,5 punti, mentre le attese erano per un calo più contenuto, a 23,4 punti. La debolezza del settore della manifattura a stelle e strisce, è stata dettata dall‘ indice Empire Manufacturing, che misura l’andamento del manifatturiero nell’area di New York, sceso, nel mese di Luglio a 9,8 punti dai 19,8 punti del mese precedente, quando il dato in questione era balzato sul massimo a 2 anni ( consensus 15,2 punti ).
Ancora segnali incoraggianti, invece, sono arrivati dal mercato del lavoro USA, dove il numero dei richiedenti sussidio di disoccupazione, la scorsa settimana è sceso, portandosi a ridosso dei minimi a cinque mesi nonché degli ultimi quarant’ anni.
Il Dipartimento per il Lavoro ha infatti reso noto che il numero delle richieste di sussidio, nell’ ottava che si è conclusa il 15 Luglio è diminuito di 15.000 unità, scendendo a 233.000 unità, decisamente al di sotto le attese degli analisti che invece avevano pronosticato un calo meno marcato, pari a 3.000 unità. In calo di 2.250 unità, rispetto alla settimana precedente, la media mobile mensile, termometro più accurato per rilevare lo stato di salute del mercato del lavoro, in quanto viene meno la volatilità tipica delle singole rilevazioni settimanali. Le richieste di disoccupazione continua, invece, nell’ ottava terminata l’8 Luglio sono aumentate da 1,949 milioni di unità della settimana precedente a 1,977 milioni di unità, mentre il consensus degli analisti era per un calo a 1,950 milioni di unità.
A fine settimana si è registrata la buona lettura del super-indice statunitense che, nel mese di Giugno ha evidenziato un aumento dello 0,6% su base mensile, contro il +0,4% atteso dagli analisti.
STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CROSS EUR/USD
Ottima la performance settimanale ottenuta dal nostro Trading System attivo sul mercato del FOREX che ha centrato ben 6 dei 7 Target Price pronosticati dalla strategia Long, quindi sia nella versione Intraday che Over. Preso profitto anche sul primo target price della strategia Long Multiday a quota 1,165, attivata in seguito alla rottura daily di quota 1,15 ( vedasi analisi settimanale precedente ). Chiuderemo definitivamente la posizione in caso di approdo a quota 1,17, alzando lo stop profit in caso di pull-back a quota 1,155.
La strategia rialzista attesa per la prossima settimana consiglia l’ apertura di posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,171; Target Price individuati in area 1,1729 ed 1,1756, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1638. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1756, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,1784 ed 1,1829; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1684 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,1829, per tentare di prendere profitto in area 1,1856 ed 1,1902, estesa a 1,1947; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1756 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,1364, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,1434 ed 1,1478, estesa a 1,1522; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,1281 in chiusura di candela oraria.
La strategia short, invece, consiglia l’ apertura di posizioni ribassiste, nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1,1638; Target Price attesi in prima battuta a 1,1618 e successivamente a 1,1594; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,171 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1594 per sfruttare possibili cali in area 1,1549 ed 1,1522; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1664 in chiusura di candela oraria o giornaliera. Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,1522 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1478 ed 1,1434, estesi a 1,1364; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1594 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,1947 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1856 ed 1,1829; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,20 in chiusura di candela oraria o daily.
Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,12 – 1,125, fissando il Target Price in area 1,14 -1,145. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,10 in chiusura di candela giornaliera.
VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO
Dal punto di vista tecnico, le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di breve-medio periodo, in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,08 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,10 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando su valori che non venivano toccati sin dall’ elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti.
In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro è ritornato a farsi nuovamente interessante anche nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,12 ha generato l’ allungo verso area 1,15 -1,16. Al ribasso, invece, area 1,10 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,08 in un primo momento e successivamente in area 1,065 -1,06. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano compresse ormai da mesi dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15.
Il cambio Euro –Dollaro, nei mesi scorsi, è stato respinto in prossimità della parte alta del range appena citato, complici una serie di dati economici che hanno favorito il biglietto verde ed aumentato le aspettative di rialzo dei tassi. Fino ad ora comprare sui minimi e vendere sui massimi ha dato ottimi frutti, tuttavia, essendo stata rotto al rialzo l’ estremo a 1,15, per le operazioni contro-trend si consiglia di operare con estrema cautela, in quanto la corsa della moneta unica europea sul medio-lungo periodo sembra proiettata in area 1,20, resistenza di lungo.
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