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CROSS EUR-USD SUI MINI A 6 MESI: PESANO ROVENTE CLIMA POLITICO ITALIANO E DATI MACRO UE SOTTOTONO
Ancora un’ ottava in rosso per il cambio Euro-Dollaro ( la settima consecutiva ), scivolato per la prima volta dallo scorso mese di Novembre sotto soglia 1,17. Chiusura settimanale a quota 1,165, in prossimità del minimo a cinque sedute toccato a quota 1,1646.
Il rapporto di cambio tra la moneta unica europea ed il biglietto verde è stato indebolito da un mix di fattori negativi, uno su tutti la delicata situazione politica italiana. Il mercato teme infatti che l’ imminente varo del governo a trazione Lega-M5S, possa minare la stabilità in seno ai paesi facenti parte dell’UE. Pesano per i mercati le posizioni euroscettiche da sempre ribadite dalle due future forze di governo.
LE NOTIZIE E I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER IN CAMBIO EURO-DOLLARO
Dollaro USA che a sua volta non ha risentito delle cattive notizie in ambito geopolitico internazionale, arrivate con la minaccia del presidente Trump di cancellare lo storico vertice del 12 Giugno, in cui il capo della Casa Bianca dovrebbe incontrare il leader nordcoreano Kim Jong un.
L’ interesse del mercato è stato inoltre rivolto verso il contenuto dei verbali delle minute dell’ ultimo meeting della Federal Reserve, da cui è emerso che la banca centrale USA dovrebbe rialzare i tassi d’ interesse in occasione del prossimo meeting di Giugno, mentre le attese di un’ accelerazione sulle prossime manovre al rialzo potrebbero scemare, considerato per il temporaneo superamento del livello di inflazione al 2%. Segnali di frenata per quanto riguarda il ritmo delle prossime azioni di allentamento monetario sono arrivati anche con le dichiarazioni di alcuni membri del board operativo della Fed, che hanno anticipato la lettura delle minute.
Quotazioni della coppia EUR-USD condizionate anche dagli interventi di alcuni membri del direttivo della BCE, tra cui Benoit Coeurè, il quale ha dichiarato di non aspettarsi un ulteriore prolungamento del programma di Quantitative Easing da parte dell’ istituto centrale europeo. In contrasto con quello di Coeurè, il punto di vista del governatore della banca centrale finlandese il quale si è detto convinto che la strategia della BCE continuerà ad essere espansiva finché non verrà centrato il target ottimale di inflazione al 2%.
Euro giù dopo il rallentamento evidenziato dalla crescita economica nell’ area Euro, testimoniato dalla frenata delle letture PMI del mese di Maggio. Il Purchasing Managers Index composito, in via preliminare, evidenziando un calo a 54,1 punti, dai 55,1 punti della precedente stima mensile si è assestato sui minimi dell’ ultimo anno e mezzo. Dai dettagli è merso che il sotto-indice della produzione ha subito una contrazione a 53 punti dai 53,4 punti di Aprile. La lettura relativa alla componente manifatturiera PMI ha fatto registrare un calo a 55,5 punti, dai 56,2 punti della precedente rilevazione; mentre il PMI servizi è sceso a 53,9 punti, dai 54,7 punti della precedente stima.
Debole anche la lettura dell’ indice della fiducia dei consumatori dell’Eurozona di Maggio, in rallentamento a +0,2 punti dai +0,3 punti di Aprile, mentre le attese degli analisti erano per un aumento a +0,4 punti.
L’ ottava macro negli USA ha avuto inizio con la lettura del Chicago Fed National Activity Index ( CFNAI ), in evidenza ad Aprile con un progresso a +0,34 punti, dai +0,32 punti di Marzo. Le aspettative degli analisti, indicavano una crescita superiore, pari a +0,48 punti. Il CNFAI consiste in un termometro che monitora l’ andamento delle attività economiche generali e le relative pressioni inflazionistiche negli Stati Uniti. Viene elaborato utilizzando la media ponderata tra 85 indicatori. Valori superiori alla soglia dello zero sono sintomo di crescita, mentre letture inferiori al valore zero indicano contrazione.
Nel campo immobiliare, il saldo settimanale delle richieste di mutui ipotecari negli USA per la terza ottava consecutiva ha evidenziato una variazione negativa. Secondo la stima diffusa dalla Mortgage Bankers Association ( MBA ) la lettura nella settimana terminata il 19 Maggio ha infatti messo in luce un calo del 2,6%. In discesa anche vendite di case nuove negli USA nel mese di Aprile, in calo dell’1,5% a 662 mila unità. Le aspettative degli analisti invece erano per un aumento a 680 mila unità. Migliore la lettura su base annua, in crescita dell’ 11,6%.
Cross EUR-USD poco mosso dopo la diffusione della lettura preliminare dell’ indice PMI manifatturiero di Maggio, assestatosi a 56,6 punti dai 56,5 punti della precedente stima di Aprile. L’indice PMI flash relativo al settore servizi, elaborato tenendo conto del sentiment dei direttori degli acquisti del comparto terziario statunitense, è invece salito a 55,7 dai 54,6 punti della precedente rilevazione. I pronostici degli analisti, invece indicavano un aumento più modesto, a 54,9 punti.
Moneta unica europea in ripresa dopo l’ inatteso aumento del saldo settimanale delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, che secondo la stima rilasciata dal Dipartimento per il Lavoro, nella settimana terminata il 19 Maggio, è cresciuto di 11 mila unità, a 234 mila unità, dalle 223 mila unità della precedente lettura. Lettura peggiore delle attese degli analisti, che invece avevano pronosticato una discesa a 220 mila unità. Il totale dei richiedenti indennità di disoccupazione sono invece salite a 1.741 milioni di unità, da 1,712 milioni di unità della precedente stima mensile. La media mensile, termometro più affidabile rispetto alle singole letture settimanali si è invece assestata a 219.750 unità, in aumento di 6.250 unità dalle 213.500 unità della precedente lettura.
Dollaro ancora in momentaneo dopo il dato relativo agli ordinativi di beni durevoli USA, come da attese, nel mese di Aprile ha subito un dell’ 1,7%, in decisa flessione dal +2,7% della precedente stima mensile. L’ indice che misura la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti, nella lettura finale del mese di Maggio si è assestato a quota 98 punti, dai 98,8 punti della stima flash e rispetto a quanto preannunciato dagli analisti. Il suddetto indicatore, elaborato dall’ Università del Michigan ha inoltre rivelato che il sotto-indice della fiducia dei consumatori che riflette le condizioni attuali è sceso a 111,8 punti dai 114,9 punti di Aprile nonché rispetto ai 113,3 punti attesi dal mercato. Il sotto-indice sulle aspettative ha invece evidenziato un calo a 89,1 punti, dagli 89,1 punti della stima preliminare, ma tuttavia in crescita dagli 88,4 punti di Aprile.
VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO
La coppia EUR-USD dopo essere volata sui massimi a 3 anni, sembra aver perso lo smalto che ha caratterizzato la seconda parte del 2017 ed i primi tre mesi del 2018. Dopo vari tentativi, la pressione ribassista ha sfondato al ribasso l’ importante supporto in area 1,20, conducendo le quotazioni anche sotto importante supporto di medio periodo in area 1,18 .
La visione di lungo periodo, invece, ci ha detto che le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di medio-lungo , in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,12 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,16 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando sopra quota 1,18, ex resistenza di medio-lungo periodo, divenuta supporto.
In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro era tornato a farsi nuovamente interessante nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,18 aveva generato l’ allungo verso area 1,24-1,25. Al ribasso, quindi, area 1,18 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,16 in un primo momento e successivamente in area 1,14.
Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano state compresse per oltre 2 anni dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,16. La fuoriuscita dal range ha gettato le basi per centrare l’ obiettivo primario in area 1,22 e successivamente prendere profitto verso l’ obiettivo finale posto in area 1,25.
Al momento gli oscillatori di breve-medio periodo si sono scaricati dall’ ipercomprato. Per il proseguo del rialzo, dopo il salutare pull-back in area 1,18-1,17, sarebbe opportuno continuare a consolidare sopra quest’ ultimo livello o mal che vada non scendere sotto area 1,16, poiché le quotazioni potrebbero avvitarsi ulteriormente verso il basso, mutando il quadro grafico di medio-lungo periodo in negativo.
STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO
Discreto il bilancio settimanale fatto registrare dal nostro trading system con sottostante la coppia Euro-Dollaro, che ha preso profitto su 3 obiettivi pronosticati dalla strategia Short: 2 nella versione Intraday ed 1 nella versione Over.
La strategia rialzista consiglia di attivare posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,1708; Target Price individuati in area 1,1735 ed 1,178; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1635. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,178, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,1808 ed 1,1853; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1708 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,1853, per tentare di prendere profitto in area 1,1881 ed 1,1926, estesa ad 1,1972; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,178 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,1421, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,1465 ed 1,1537, estesi ad 1,1608; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,138 in chiusura di candela oraria o giornaliera.
La strategia ribassista, invece, suggerisce di attivare posizioni Short, nel caso in cui si registri una chiusura oraria minore di 1,1635; Target Price attesi in prima battuta a 1,1608 e successivamente a 1,1565; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1708 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1565 per sfruttare possibili cali in area 1,1537 ed 1,1492; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1635 in chiusura di candela oraria o giornaliera.
Lecito rafforzare le posizioni Short in caso di discesa sotto area 1,1492 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1465 ed 1,1421, estesi ad 1,138; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1565 in close orario.
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