Ci stiamo avviando al giro di boa del 2023 ed è tempo di fare qualche bilancio alla luce di quello che è l’andamento sui mercati finanziari. Oro e petrolio sembrano essere gli asset più interessanti in questo scorcio finale di giugno. Da un lato abbiamo il gold che continua a rappresentare la copertura numero uno in un contesto di alta inflazione. E poi c’è il petrolio che, a sua volta, potrebbe condizionare la dinamica dei prezzi al consumo.
Il minimo comun denominatore è l’inflazione che continua ad essere più alta delle previsioni delle banche centrali. Tale situazione spinge ad ipotizzare che soprattutto la FED si sta adoperando per bene per tenere su la domanda di greggio. Ma l’incremento dell’inflazione contribuisce anche a mantenere alta la copertura in oro.
In un contesto in cui le banche centrali potrebbero incrementare ancora il costo del denaro (la Lagarde ha detto chiaramente che ci sarà almeno un altro rialzo a luglio), non è da escludere che il dollaro Usa possa registrare altri rialzi che andrebbero ad impattare su oro e petrolio. Insomma è tutta una questione di rapporti di correlazione e intanto il prossimo venerdì verranno pubblicati i dati sull‘indice dei prezzi PCE di maggio che potrebbero fornire indicazioni più precise sulle possibili mosse della Federal Reserve.
Fino ad aprile sia i prezzi PCE che il tasso centrale di inflazione sono rimasti sopra il 2 per cento fissato dalla FED. I dati sui prezzi al consumo non faranno altro che stimolare ancora di più le aspettative degli investitori su quello che farà la FED nel meeting di luglio dopo che a giugno è stato deciso uno stop nel rialzo dei tassi.
L’agenda macro della settimana è molto fitta. Tanto per iniziare martedì verrà diffuso l’ultimo rapporto sulla fiducia dei consumatori. Appuntamento molto atteso dopo che a maggio lo stesso market mover è sceso ai minimi di sei mesi.
Si proseguirà poi venerdì con i dati preliminari sull’inflazione nell’area Euro. Qui le previsioni vedono un decremento del tasso globale ma l’inflazione sottostante dovrebbe aumentare. E’ ovvio che una evoluzione simile darebbe ragione alla posizione della Lagarde sulla necessità di altri rialzi.
I trader sono convinti che ci sarà un rialzo sicuro dei tassi BCE a luglio e forse un altro rialzo anche prima di ottobre.
Tra l’altro sempre questa settimana, precisamente mercoledì, la Lagarde, Powell e altri banchieri centrali parteciperanno a una tavola rotonda al forum annuale della BCE a Sintra, in Portogallo. Non è da escludere che si possa parlare proprio di inflazione.
Oro e petrolio saranno quindi in attesa di nuovi assist.
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