Principali indici mondiali: ecco cosa sono e quali sono i più importanti

Chiunque inizi a interessarsi di investimenti e finanza si trova fin da subito a familiarizzare con definizioni e concetti basilari, uno dei quali è l’indice azionario o indice di Borsa.

Esistono diversi indici di Borsa, e alcuni di essi sono molto conosciuti, ma prima di approfondire quali sono, cerchiamo di capire meglio cosa sono e qual è la loro funzione.

Cosa sono gli indici azionari

Quando si parla di indice azionario si fa riferimento a un numero (benchmark) che replica l’andamento di un gruppo di azioni che hanno in comune una specifica caratteristica. In questo caso possiamo fare l’esempio di titoli tecnologici, titoli energetici e via dicendo.

Ci sono poi indici azionari che replicano l’andamento di un intero mercato o di un suo sottoinsieme, come per esempio i titoli con capitalizzazione maggiore. L’indice però, in questi casi, può avere una composizione variabile a seconda di quali sono i movimenti del mercato e quindi delle azioni sottostanti.

Gli indici sono molto importanti per analisti e investitori in quanto vengono utilizzati per descrivere un mercato azionario e per confrontare il rendimento di un investimento con un altro. Si possono infatti confrontare i prezzi dei titoli presenti con quelli passati, misurando le variazioni nel corso del tempo.

Abbiamo visto quindi che esistono almeno due tipologie di indici azionari, ma a decidere le caratteristiche dei titoli da includere nell’indice è proprio il creatore dell’indice stesso, modificando le partecipazioni a seconda della variazione nel corso del tempo delle caratteristiche che determinano l’inclusione nell’indice.

La composizione degli indici di Borsa

Ci sono criteri diversi per classificare gli indici di Borsa, infatti questi si distinguono proprio sulla base del metodo di ponderazione utilizzato nel calcolo del loro valore. Ecco quindi i tre tipi principali di indici di Borsa:

• Indici value weighted: sono gli indici ponderati in base alla capitalizzazione di mercato, il che vuol dire che in questo caso il peso di ciascuna società è proporzionale alla sua capitalizzazione di mercato. Le aziende con una capitalizzazione di mercato più alta avranno quindi un maggior impatto sull’indice, e si segue la logica secondo la quale le aziende più grandi hanno un impatto maggiore sull’economia e sui mercati finanziari. In questa categoria rientrano indici molto conosciuti come il S&P 500 e il NASDAQ Composite.
• Indici Price weighted: sono gli indici ponderati sulla base del prezzo, il che significa che il peso di ogni società viene determinato a seconda del prezzo delle sue azioni, senza tener conto della capitalizzazione di mercato. Ad avere un peso maggiore in questi indici sono pertanto le aziende con un prezzo per azione più alto. In questo gruppo troviamo il Dow Jones Industrial Avarage (DJIA). Si tratta di un tipo di classificazione che può dare però una rappresentazione distorta del mercato, in quanto non si tiene conto della reale dimensione dell’azienda, ma solo del valore delle sue azioni.
• Indici equally weighted: sono gli indici ponderati ugualmente, il che vuol dire che a tutte le società incluse nell’indice viene assegnato lo stesso peso, senza tener conto della capitalizzazione di mercato, né del prezzo per azione. In altre parole il rendimento di ciascuna società ha lo stesso impatto sul valore totale dell’indice. Il risultato della classificazione su questo criterio è che le società di piccole e medie dimensioni possono ottenere una maggiore esposizione rispetto a quella che avrebbero nelle altre due tipologie di indici.

Ci sono vantaggi e svantaggi per ciascuna tipologia di indice, e il metodo di ponderazione scelto influenzerà in un senso o nell’altro il comportamento dell’indice stesso.

A cosa servono gli indici di Borsa e perché sono importanti per gli investitori

Gli Indici di Borsa hanno in realtà diverse funzioni nei mercati finanziari, e vengono utilizzati sia da professionisti della finanza che da investitori privati e istituzioni. Vediamo quindi per quali scopi possono essere usati gli indici di Borsa.

• Sono considerati i parametri tra i più significativi e sono i più studiati nei mercati finanziari
• Vengono usati da investitori e trader per analizzare il mercato e per gestire il ribilanciamento dei portafogli di investimento
• Sono utilizzati dalle istituzioni finanziarie per gestire il portafoglio di investimenti dei clienti, ma anche per confrontare le performance sulla base degli indici
• Grazie agli indici di Borsa è possibile captare il sentiment del mercato in un dato momento. Gli indici permettono agli investitori di capire qual è l’andamento del mercato per poi piazzare acquisti e vendite redditizi
• Grazie agli indici azionari è più facile identificare i titoli redditizi, inoltre è possibile seguire l’andamento e confrontarlo con quello di altri titoli
• Gli indici del mercato azionario, insieme alle azioni stesse, mostrano qual è la tendenza che prevale nei diversi settori
• Partendo dall’analisi degli indici azionari, gli investitori possono effettuare investimenti passivi scegliendo fondi indicizzati che in sostanza imitano la performance di un indice.

Principali indici azionari mondiali

Come accennato poco fa, esistono diversi indici azionari, ma ce ne sono alcuni in particolare che hanno una enorme rilevanza nei mercati finanziari, e sono proprio quelli che andremo ora ad elencare indicando le Borse di riferimento.

• S&P 500 (Wall Street)
• Nasdaq (Wall Street)
• Dow Jones (Wall Street)
• Russell 2000 (Wall Street)
• Eurostoxx 50 (Principali 50 imprese europee)
• FTSE MIB (Italia)
• IBEX 35 (Spagna)
• FTSE 100 (Regno Unito)
• DAX 40 (Germania)
• CAC 40 (Francia)
• AEX (Olanda)
• Cina A50 (Cina)
• Nikkei (Giappone)
• Hang Seng (Hong Kong)
• Kospi (Corea del Sud).

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