Comprare azioni Volkswagen: grafico in tempo reale (VOW)
Le azioni Volkswagen fanno parte dell’indice DAX 30, ossia il paniere comprendente i 30 titoli azionari tedeschi con più capitalizzazione di mercato.
La Volkswagen è una casata automobilistica tedesca famosa in tutto il mondo, nata a Wolfsburg nel 1937. Nota alle cronache recenti per via del Dieselgate, di cui parleremo più avanti in un paragrafo apposito.
Il Gruppo Volkswagen, chiamato in tedesco Volkswagen Aktiengesellschaft, comprende numerosi marchi oltre al Volkswagen. Fanno parte del gruppo infatti anche Audi, SEAT, Škoda Auto, Bentley, Bugatti, Lamborghini, Porsche, Ducati, Scania e MAN.
Tutti i marchi sono case automobilistiche ad eccezione di Ducati che è motociclistica, mentre Scania e MAN producono veicoli da trasporto commerciale come i camion.
La squadra di calcio del Wolfsburg ha come sponsor ufficiale proprio la Volkswagen, città natale dell’azienda, ma ha avuto sponsorizzazioni calcistiche anche in Italia. È infatti stata sponsor della Roma, della Fiorentina e del Napoli. Ogni anno inoltre organizza la Partita del Cuore della Nazionale italiana cantanti.
In questo articolo mostreremo il grafico in tempo reale delle azioni Volkswagen, una breve storia della casa automobilistica tedesca, dello scandalo Dieselgate e su come comprare azioni Volkswagen. Infine vi suggeriremo due broker online che permettono il trading sulle azioni Volkswagen.
Indice
Grafico azioni Volkswagen in tempo reale (VW azioni)
Il grafico appena mostra indica l’andamento del valore delle azioni Volkswagen in tempo reale. Possiamo notare che il trend della quotazione azioni Volkswagen è sempre stato pressoché crescente, salvo in due occasioni che ha subito una grande correzione.
La prima nel 2008 e fu dovuta principalmente alla volatilità sul titolo a causa dell’effetto Porsche; la seconda nel 2015 appena scoppiò lo scandalo Dieselgate. Le azioni Volkswagen raggiunsero il loro massimo storico nel 2008 quando in borsa fece +229% e raggiunse anche 1.005€ per azione a causa del già citato effetto Porsche. Quest’ultima aveva infatti annunciato di controllare il 42,6% del Gruppo Volkswagen.
Le azioni Volkswagen oggi sono considerate fra le più popolari del listino DAX. La sigla per identificare il gruppo della casa automobilistica in borsa è VOW, talvolta troviamo anche VW, che sta proprio per Volkswagen.
Breve storia della Volkswagen
Il termine Volkswagen può essere tradotto in italiano letteralmente con “vettura del popolo“. La casa automobilistica nacque a Wolfsburg nel 1937 per ordine diretto di Adolf Hitler. Egli voleva costruire una macchina economicamente accessibile anche alla parte meno ricca della Germania.
Diede mandato all’ingegner Ferdinand Porsche di ideare un’automobile che fosse non solo economica, ma anche solida, facile da guidare e soprattutto da costruire. La “vettura del popolo” doveva essere infatti prodotta in grande scala.
Il progetto naufragò con lo scoppio della seconda guerra mondiale e i prototipi vennero riadattati a veicoli militari. Durante il conflitto la fabbrica della Volkswagen produsse quindi automezzi per l’esercito tedesco.
Dopo la guerra il figlio di Ferdinand Porsche con l’ausilio del maggiore britannico Ivan Hirst fece riaprire i battenti della Volkswagen. Venne lanciato sul mercato il Volkswagen 1200, meglio conosciuto come Maggiolino, che era stato ideato prima della guerra con i dovuti aggiornamenti.
Il successo fu dirompente non solo in Germania, ma in molti altri Paesi occidentali, tra cui l’Italia. Molto famoso divenne il maggiolino a forma di furgone, chiamato Microbus, che fu il simbolo del movimento hippy nato negli anni sessanta.
Negli anni settanta nacquero altri modelli famosi della Volkswagen, come la Passat, la Golf e la Polo. La crescita della casata fu continua e fu determinata anche da alcune acquisizioni, di cui parleremo nel prossimo paragrafo.
Gruppo Volkswagen: acquisizioni
La storia della casata automobilistica tedesca è costellata da varie acquisizioni che la portò a diventare uno dei maggiori gruppi sulla scena internazionale. Nel 1964 la Volkswagen acquisì l’Audi dando vita al Gruppo Volkswagen, che comprendeva anche il marchio fondatore.
Nel 1985 venne rilevata anche la spagnola SEAT, che precedentemente faceva parte del gruppo FIAT. Nel 1991 venne invece acquistata la Skoda, casata proveniente dalla Repubblica Ceca. Chi dovesse decidere di comprare azioni Volkswagen deve quindi sapere che il Gruppo non comprende solo il marchio fondatore tedesco, ma tutti i marchi acquisiti.
I marchi Bentley, Bugatti e Lamborghini vennero rilevati nel 1998. Nel 2008 Volkswagen divenne socio di maggioranza di Scania, mentre nel 2010 prese il 19% delle azioni della Suzuki. Nel 2011 rilevò la maggioranza di MAN.
Le ultime acquisizioni sono quelle di Ducati e Porsche, avvenute nel 2012.
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Lo scandalo Dieselgate
Il 18 settembre 2015 Volkswagen fu accusata di aver inserito nelle autovetture un software in grado di manomettere i risultati delle emissioni di gas, con lo scopo di aggirare le normative ambientali e quindi far apparire le automobili più ecosostenibili di quanto in realtà lo fossero.
La dichiarazione fu rilasciata dall’EPA (United States Environmental Protection Agency), ossia l’agenzia governativa degli Stati Uniti d’America per la protezione ambientale. Il governo di Washington ha subito ordinato di ritirare 500.000 automobili Volkswagen.
Le azioni Volkswagen subirono un duro crollo e passarono in pochi giorni da 161€ per azione a 95€. Da quel momento in poi però il valore delle azioni Volkswagen riprese a salire ed è ancora oggi considerato il minimo degli ultimi 6 anni.
Allo scandalo seguirono alcuni arresti, tra cui il responsabile USA di Volkswagen Oliver Schmidt, l’ingegnere italiano Giovanni Pamio, che all’epoca lavorava in Audi, controllata dal Gruppo Volkswagen; e l’ingegnere James Robert Liang, che fu condannato a 40 mesi di carcere negli Stati Uniti.
Come comprare azioni Volkswagen
Per poter comprare azioni Volkswagen ogni investitore può principalmente adottare due metodologie: la prima è inerente all’acquisto in portafoglio, mentre la seconda dell’uso di strumenti finanziari derivati.
Acquistando in portafoglio le azioni Volkswagen l’investitore possederà direttamente quest’ultime e sarà di conseguenza socio dell’azienda a tutti gli effetti. Per poter comprare azioni Volkswagen in questo modo potete rivolgervi alla vostra banca o a un broker professionista.
Se invece voleste semplicemente tentare di guadagnare dall’andamento del valore delle azioni Volkswagen senza doverle detenere nel portafoglio potreste valutare l’uso di strumenti finanziari derivati come i CFD, i Contracts for Difference, in italiano traducibili con “Contratti per Differenza“.
Per poter utilizzare i CFD è necessario iscriversi presso broker online, che sarà il vostro intermediario finanziario, che vi fornirà una piattaforma di trading online, sulla quale potete operare direttamente da casa vostra con il vostro computer o il vostro smartphone.
Per poter guadagnare solo dall’andamento del prezzo delle azioni Volkswagen dovrete prendere una delle due decisioni:
- Posizionarvi Long qualora crediate che il prezzo dovesse salire.
- Posizionarvi Short se sostenete che il valore dovesse scendere.
Come potete vedere il tutto è molto semplice e intuitivo, per questo motivo il trading online è accessibile a una platea sempre più ampia di persone. Ciò non significa che guadagnare sia facile, tutt’altro. Serve preparazione e allenamento, altrimenti rischiate concretamente di perdere il vostro capitale investito.
Solo i broker online regolamentati dalle autorità di vigilanza competenti come la Consob italiana o per esempio la CySEC di Cipro possono operare perché hanno ottenuto le licenze necessarie.
Una particolarità fondamentale dei CFD è la leva finanziaria, che consente di ampliare i vostri investimenti. Cosa significa tutto ciò? Molto semplice, lo vedremo con un esempio.
Se per esempio dovessimo investire 1.000€ con una leva pari a 2:1 il nostro investimento diventerà automaticamente di 2.000€. Dunque sia i guadagni che le perdite dovranno essere calcolate in base a quest’ultimo importo.
È fondamentale specificare che non solo i guadagni, ma anche le perdite subiranno un aumento proporzionale alla leva. La cautela non deve mancare soprattutto se siete alle prime armi perché il rischio di perdere tutto il capitale investito non è nullo.
Con le nuove norme dell’ESMA la leva finanziaria massima per i trader retail sui titoli azionari è pari a 5:1. Per i trader professionisti invece la leva massima è quella offerta dal broker.
Comprare azioni Volkswagen su eToro
Uno dei broker online che consigliamo e che abbiamo testato è eToro, che ha ottenuto tutte le licenze necessarie , ma soprattutto suggeriamo per la funzioni del Social Trading e del copy trading.
La piattaforma di eToro è un vero e proprio social network. Ogni utente ha una propria bacheca che può rendere pubblica, dove sono visibili tutti i risultati e tutte le operazioni correnti. Inoltre su ogni asset gli iscritti possono intavolare una discussione e dare la propria opinione in merito.
L’offerta non si ferma alle azioni Volkswagen, ma a tantissimi altri titoli azionari. Inoltre il trader su eToro può investire sul Forex, sugli ETF, sulle criptovalute, sulle materie prime e sugli indici azionari.
Su eToro è possibile acquistare azioni Volkswagen non solo tramite i CFD, ma anche nel metodo classico, dunque senza leva finanziaria.
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Titolo Volkswagen su Plus500
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