Stando a quanto affermano gli ultimi dati elaborati da Assogestioni, nel corso del terzo trimestre 2016 il sistema del risparmio gestito ha raccolto sottoscrizioni per 19,6 miliardi di euro, di cui 16 miliardi di euro investiti in fondi aperti, conducendo l’intero patrimonio dell’industria a quota 1.927 miliardi di euro, un livello minimo storico.
Di questi, 931 miliardi di euro si riferiscono alle gestioni collettive, per una quota pari al 48% del patrimonio gestito, mentre quelle investite nelle gestioni di portafoglio sono pari a 995 miliardi di euro, per il 52% degli asset complessivi. Tra i fondi aperti, le categorie preferite dai sottoscrittori nel terzo trimestre dell’anno sono gli obbligazionari (+ 9,5 miliardi di euro), i flessibili (+ 5,1 miliardi), i bilanciati (+ 1,4 miliardi) e gli azionari (+ 523 milioni)
Chi sono i 10 principali gestori in Italia
Il dossier Assogestioni relativo al terzo trimestre dell’anno conferma una forte concentrazione delle attività di risparmio gestito in Italia. Assumendo quale elemento statistico più attendibile quello relativo al patrimonio gestito per fondi aperti e gestioni di portafogli, infatti, si rileva che da sole Gruppo Generali e Gruppo Intesa Sanpaolo (i due principali operatori), assorbono oltre il 45% dell’intero mercato. Vediamo comunque nel maggior dettaglio la top 10 nel nostro Paese:
- Gruppo Generali: il leader del gestito italiano ha un patrimonio di 474,5 miliardi di euro tra fondi aperti e gestioni di portafoglio, con una quota sul totale pari al 25,3%. La parte “forte” in mano a Generali sono, intuibilmente, le gestioni di prodotti assicurativi, che totalizzano 329,5 miliardi di euro, mentre la quota di fondi aperti è di “soli” 71,3 miliardi di euro.
- Gruppo Intesa Sanpaolo: il second leader italiano è in realtà il principale operatore nazionale nei fondi aperti, che gestisce per 279,1 miliardi di euro in capo a Eurizon e 42,8 miliardi di euro in capo a Fideuram. Complessivamente, la sommatoria tra fondi aperti e gestioni patrimoniali ammonta a 366,8 miliardi di euro, con una quota sul totale italiano pari al 19,5%.
- Pioneer Investments: la società del gruppo Unicredit gestisce 145,8 miliardi di euro tra fondi (per 87,6 miliardi di euro) e gestioni, con una quota sul totale nazionale del 7,8%.
- Poste Italiane: la società postale ha un patrimonio gestito complessivo di 76,1 miliardi di euro, costituito in misura largamente prevalente da gestioni di prodotti assicurativi, per 70,4 miliardi di euro (scarso il contributo dei fondi aperti, per 1,6 miliardi di euro).
- Anima Holding: quinto operatore italiano per patrimonio, gestisce 71,4 miliardi di euro, in buona parte rappresentati da fondi aperte, per 56,8 miliardi di euro.
- BlackRock Investment Management: la società gestisce 68,3 miliardi, in gran parte rappresentati da fondi aperti, per 58,3 miliardi di euro.
- Gruppo Ubi Banca: il gruppo bancario ha un patrimonio gestito di 50,8 miliardi di euro, ben diversificato tra fondi aperti (per 27,3 miliardi di euro) e rimanenti gestioni di portafoglio.
- Allianz: la società assicurativa un patrimonio gestito per 47,7 miliardi di euro, prevalentemente rappresentati da gestioni di prodotti assicurativi, per 35,6 miliardi di euro.
- Gruppo Mediolanum: il gruppo gestisce 42,8 miliardi di euro, in larga parte rappresentati da fondi aperti, per 40,9 miliardi di euro.
- Amundi Group: il decimo operatore italiano ha un patrimonio complessivo gestito per 42,7 miliardi di euro, ben equilibrati tra fondi aperti, per 22,5 miliardi di euro, e gestioni patrimoniali.
Per quanto concerne un’analisi per raccolta netta nel terzo trimestre, e conseguenti differenze con la classifica precedente, emerge un corposo passo in avanti del Gruppo Intesa Sanpaolo, che nel periodo interessato può manifestare un incremento della raccolta netta di + 4.327,1 milioni di euro. Il principale operatore nazionale, Gruppo Generali, cresce invece di + 539,6 milioni di euro. Tra le prime 10 realtà italiane, buone le performance del Gruppo Ubi Banca, + 1.655,4 milioni di euro, e Amundi Group, + 1.093,8 milioni di euro.
La situazione a ottobre
Assogestioni, ad integrazione del proprio dossier trimestrale, ha già pubblicato l’osservazione mensile relativa a ottobre 2016, sottolineando come nel periodo la raccolta netta ammonti a circa 3 miliardi di euro (+ 51 miliardi di euro da inizio anno). I fondi aperti fanno la parte del leone, con un incremento di 2,3 miliardi di euro, mentre il patrimonio gestito complessivo sale a 1.913 miliardi di euro.
Secondo le statistiche di Assogestioni, inoltre, il 51% delle masse sarebbe ancora nelle mani delle gestioni di portafoglio, per circa 978 miliardi di euro, mentre il 49%, circa 934 miliardi di euro, sarebbe ascrivibile alle gestioni collettive. Tra i fondi aperti, i sottoscrittori ad ottobre hanno orientato le proprie preferenze verso gli obbligazionari (+ 2,65 miliardi di euro), i flessibili (+ 860 milioni), i bilanciati (+ 498 milioni) e gli hedge fund (+ 20 milioni).
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