La quotazione oro prosegue la sua fase discendente. Dopo aver raggiunto i massimi storici sopra quota 2040/2080 dollari per oncia, le quotazioni del metallo giallo si sono incanalate in un trend ribassista. Il movimento, se mai ve ne fosse stato bisogno, non ha fatto altro che confermare l’esistenza di una correlazione inversa tra lo stesso oro e il dollaro.
Considerando che le aspettative sono per una prosecuzione dell’aumento dei tassi da parte della FED, lo scenario più plausibile è che il trend in atto sia su biglietto verde che sul gold siano destinato a proseguire.
La domanda che chi è solito investire in oro è portato a porsi non può che riguardare le ragioni alla base di questa dinamica. C’è la possibilità che il prezzo del gold modifichi il suo trend dando vita ad una vera e propria inversione e quindi ad un recupero dei valori?
Ecco perchè il prezzo dell’oro cala ancora
Sono vari i fattori che influenzano l’andamento del prezzo dell’oro. Eccone alcuni:
- instabilità politica
- inflazione
- costi di estrazione
- sentiment del mercato
Soprattutto il gold è strettamente correlato alla valuta in cui viene quotato ossia il dollaro Usa. Se la valuta di riferimento si indebolisce, il prezzo dell’oro in quella valuta tende ad aumentare. Inoltre, anche i tassi di interesse influenzano anche il prezzo dell’oro. Quando i tassi di interesse sono bassi, l’oro diventa più attraente rispetto ad altri strumenti finanziari che offrono rendimenti più bassi.
In questi ultimi giorni dalla FED sono arrivati segnali molto chiari circa la possibilità che anche nel board di luglio ci possa essere un rialzo di 25 punti base del costo del denaro. Niente proroga della sospensione nell’aumento dei tassi, quindi, ma, al contrario, nuovo intervento dei falchi.
Questa situazione ha impattato sul valore dell’oro.
D’altra parte gli stessi market mover Usa sembrano indicare che l’inflazione non calerà ulteriormente e questo ovviamente allontana i target della banca centrale. Il problema è che la componente core dell’indice dei prezzi al consumo sta dando l’impressione di essere più difficile da piegare rispetto all’inflazione generica.
Risultato è che in questa situazione, spazio per una crescita dell’oro non sembra essercene.
Analisi prezzo oro: cosa potrà succedere?
Dal punto di vista tecnico, come si può vedere dal grafico in alto, l’oro si muove sopra i 1900 dollari l’oncia ma resta aperta la porta ad una possibile discesa fino a 1800 dollari l’oncia.
Tuttavia il fatto che l’indice RSI su 14 settimane abbia raggiunto la soglia dei 50 punti, potrebbe essere il segnale di una imminente fine del trend ribassista. In tal caso non è da escludere che la tendenza dei prezzi si possa anche lateralizzare iniziando a muoversi in un range di trading relativamente stretto e orizzontale per un periodo prolungato di tempo.
Se è vero che durante una lateralizzazione si può osservare un’assenza di direzionalità nel mercato, con poca o nessuna opportunità per cogliere grandi movimenti di prezzo, tuttavia questa situazione può anche fornire opportunità di trading per coloro che utilizzano strategie specifiche per sfruttare i movimenti all’interno del range. Ad esempio, alcuni trader possono cercare di acquistare vicino al livello di supporto e vendere vicino al livello di resistenza, approfittando delle fluttuazioni ripetute del prezzo all’interno del range.
Chi volesse investire sul prezzo dell’oro sia al rialzo che al ribasso può usare broker come eToro che consentono di speculare sul gold con i Contratti per Differenza. Si tratta di strumenti di tipo derivato che riproducono il prezzo del sottostante senza il possesso fisico dello stesso. eToro, per aiutare i trader a fare pratica, mette a disposizione sempre la demo gratuita di 100mila euro virtuali.
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