Il trading sul petrolio sta raggiungendo anno dopo anno sempre nuovi trader per via delle potenzialità di comprare petrolio con strumenti derivati come i CFD. Investire in petrolio è interessante perché è una delle commodities più legata all’andamento dei mercati finanziari, in particolare al dollaro americano (USD) e al dollaro canadese (CAD). Con la prima valuta è infatti scambiato il petrolio sui mercati finanziari, mentre il secondo ha una correlazione col greggio, dal momento che il Canada è uno dei maggiori Paesi produttori di petrolio.
Prima di spiegare come comprare petrolio con i CFD, ci soffermeremo innanzitutto su cos’è il petrolio, com’è possibile fare trading petrolio sui mercati finanziari e soprattutto dove investire in petrolio, come le piattaforme di trading online dei broker regolamentati da noi recensiti.
Indice
Che cos’è il petrolio?
Come anticipato prima di spiegare come comprare petrolio o più i generale come funziona il trading petrolio vediamo di capire che cos’è questa materia prima. Il termine petrolio deriva dal latino petroleum, che significa letteralmente olio di roccia. Il petrolio è un idrocarburo dato che è formato da idrogeno e carbonio ed è un combustibile, ossia che si può bruciare.
Il petrolio viene definito anche greggio, mentre in un’ottica prettamente economica viene chiamato oro nero, dato il suo valore. Esso viene estratto da giacimenti molto vicini allo strato superiore della crosta terrestre. L’idrogeno e il carbonio non sono gli unici elementi presenti nel petrolio, altre sostanze vengono infatti successivamente scartate non essendo combustibili e quindi non utili al processo che porta alla produzione di energia. Il greggio, così come l’oro, è una risorsa in natura limitata.
Il petrolio scisto, in inglese shale oil, è invece il greggio estratto dalle rocce di scisto bituminoso attraverso quelli che sono chiamati processi di pirolisi, idrogenazione o dissoluzione termica. Negli ultimi anni gli Stati Uniti d’America hanno aumentato l’estrazione dello shale oil per contrastare l’OPEC e dare a quest’ultimo meno campo d’azione negli USA.
Trading petrolio su Brent e WTI
Sebbene spesso ci si riferisca al trading petrolio come se fosse una sola quotazione, è bene sapere che esistono due quotazioni per investire in petrolio. Esiste infatti il Brent, quotato a Londra, che non è altro che il petrolio estratto nel Mare del Nord; e il WTI, acronimo di West Texas Intermediate, che corrisponde al greggio americano ed è quotato a New York.
Al giorno d’oggi puoi investire sia sul prezzo del Brent che del WTI sulle piattaforme dei broker online, uno dei migliori e dei più autorevoli è certamente eToro. Il broker ha raggiunto 30 milioni di utenti in tutto il mondo, che grazie al social trading possono scambiarsi opinioni, strategie e commenti sulle quotazioni petrolifere e su tutti gli asset della piattaforma.
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L’unità di misura per esprimere il prezzo del petrolio è il barile, il quale ha una capienza di 159 litri o 42 galloni americani. Come abbiamo detto il trading petrolio avviene in dollari americani (USD).
Il prezzo dell’oro nero dipende non solo dall’andamento del dollaro americano, ma anche dalle scelte strategiche dell’OPEC, sigla che sta per Organization of the Petroleum Exporting Countries. L’OPEC è un’associazione di Paesi produttori di greggio con sede a Vienna. Il loro obiettivo è quello di avere la leadership sul mercato del petrolio grazie al loro ruolo di cartello economico.
Gli Stati membri dell’OPEC amministrano infatti l’80% delle riserve globali di greggio e producono oltre il 40% del petrolio mondiale.
L’organizzazione nacque nel 1960 e attualmente è composta da 13 Stati, che elencheremo: Algeria, Angola, Arabia Saudita, Ecuador, Emirati Arabi uniti, Guinea Equatoriale, Repubblica Democratica del Congo, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, e Venezuela.
Ex Paesi membri sono il Qatar, il Gabon e l’Indonesia.
Trading sul petrolio con futures e CFD
Posto che ci sono aziende che decidono di comprare petrolio e lo raffinano, scartiamo in questo nostro approfondimento la possibilità di acquistare petrolio fisico, dato che l’investitore retail non è interessato.
Principalmente si può fare investire in petrolio direttamente sul prezzo della materia prima con i futures e con i CFD. Vediamo di cosa si tratta.
Scopri quali sono le differenze tra CFD e Futures in questo nostro approfondimento.
Future petrolio
Cosa sono i futures? Il funzionamento di questo strumento finanziario è molto facile e cercheremo di spiegarvelo nel modo più semplice possibile. Con i futures si può fare trading petrolio con contratti altamente standardizzati. Il greggio andrà negoziato fra acquirente e venditore in una data specifica a un prezzo specifico, entrambi fissati al momento della sottoscrizione del contratto.
Capirete da soli che chi investe in petrolio con i futures intende speculare sul prezzo del greggio. Infatti chi decide di acquistare petrolio tramite i futures spera che il valore del Brent o del WTI salga così da poterlo comprare a un prezzo inferiore; viceversa chi decide di vendere una delle due quotazioni petrolifere con i futures crede in un loro deprezzamento e quindi di venderlo a un prezzo superiore a quello di mercato.
CFD petrolio
Il trading petrolio con i CFD è molto diffuso fra i trader europei e di tutto il mondo, specialmente nell’ultimo decennio. I CFD sono uno strumento altamente speculativo, infatti non fa mistero che questa è l’unica motivazione che spinge un investitore a scegliere i CFD rispetto ad altre soluzioni.
CFD è un acronimo e sta per Contracts For Difference, ovvero “Contratti per Differenza“. Investendo con i CFD il trader non starò negoziando fisicamente il petrolio, che come abbiamo detto in questo articolo non ci interessa, ma starà speculando solo sulla variazione del prezzo. Ci spieghiamo meglio.
Un trader con i CFD può scegliere se:
- posizionarsi LONG e quindi sostenere che il prezzo del petrolio si alzi;
- posizionarsi SHORT e dunque sostenere che il prezzo del petrolio si abbassi.
La variazione fra il prezzo dell’oro nel momento dell’apertura della posizione e quello al momento della chiusura della posizione sarà il guadagno o la perdita del trader, a seconda della direzione, della cifra investita e della leva finanziaria usata.
Peculiarità dei CFD è la leva finanziaria, che consente a un investimento di moltiplicarsi. Per esempio con una leva finanziaria pari a 5:1 un investimento di 100€ diventerà di 500€ e il guadagno o la perdita saranno correlate a quest’ultima cifra e non a quella iniziale.
È ovvio che la leva finanziaria è un’arma a doppio taglio, dato che può portare il trader ad avere perdite eccessive, che possono comportare anche alla perdita del capitale investito. Così come i profitti , quindi anche le perdite sono amplificate.
Solitamente più della metà dei trader al dettaglio perde denaro con i CFD. Per questa ragione l’ESMA ha deciso di limitare la leva finanziaria per loro. Per il trading petrolio la leva massima è di 10:1.
Orari trading petrolio
Puoi fare trading sul petrolio tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 00:05 alle 22:55. È lo stesso orario della quotazione del gas naturale, dell’oro e di altre materie prime. Durante il weekend la quotazione del petrolio è chiusa.
Dove investire sul petrolio
Per investire in petrolio non è necessaria una piazza “fisica”, ormai la negoziazione avviene telematicamente o anche online.
I Futures vengono scambiati in borse valori preposte proprio per questo tipo di contratti, in particolar modo il trading petrolio con i futures si verifica nelle borse valori dedicate alle commodities, essendo il petrolio una commodity, ovvero una materia prima.
Le piazze americane più famose sono il CME e il CBOE. In Europa invece abbiamo l’Intercontinental Exchange (ICE), il London Metal Exchange (LME), l’European Energy Exchange (EEX) e l’Euronext.liffe.
I CFD invece sono strumenti utilizzati sulle piattaforme di trading online di broker CFD, vediamo quali sono i più famosi, che ti consentono anche di fare trading sulle materie prime.
Comprare petrolio su eToro
Un broker molto famoso nel mondo, che conta più di 30 milioni di utenti registrati, e che consente l’opportunità di fare trading petrolio con i CFD è eToro, che noi di Meteofinanza.com suggeriamo soprattutto per la funzione del Social Trading e del Copy trading.
Sulla piattaforma di eToro è possibile fare trading su moltissimi mercati. Oltre alle materie prime infatti si possono negoziare le coppie di valute del Forex, le criptovalute, gli indici, le azioni e gli ETF.
Così come tutti i broker CFD eToro guadagna sul finanziamento overnight da applicare ai trader. Quando? Semplicemente tenendo aperta una posizione nel corso della notte.
Il broker ha un ulteriore profitto, ovvero quello dalla differenza fra i valori di acquisto e di vendita di ogni asset finanziario, chiamato in linguaggio tecnico spread.
Giungiamo alla particolarità di eToro, la quale è costituita come anticipato all’inizio del paragrafo dalla funzione del Social trading.
Esso consiste nel trasformare il trading in un’esperienza social. Gli utenti possono infatti fare commenti, scrivere strategie, dare suggerimenti e pubblicare grafici, così da rendere comune la propria operatività, compreso il trading petrolio, che è uno degli asset più trattati sulla piattaforma, sebbene sia presente solo il greggio WTI e non il Brent.
Con il social trading gli utenti neofiti possono giovare dell’esperienza dei colleghi più esperti e trarne vantaggio per le proprie operazioni.
Un altro modo per aiutare i trader principianti è il copy trading, ossia la possibilità di copiare intere operazioni di altri utenti più esperti, chiamati Popular Investor scegliendo liberamente la cifra.
Su eToro si può aprire un conto demo gratuito, così potrete fare pratica sui mercati finanziari in modo gratuito e senza alcun rischio.
Investire sul petrolio su Plus500
Plus500 è un broker CFD molto famoso, in particolar modo in Italia e in Europa. Plus500 è regolamentato e autorizzato a operare nel nostro Paese, fattore che ci teniamo a sottolineare.
Molto apprezzato dagli utenti di Plus500 è lo spread molto stretto. Il finanziamento overnight è anche qui presente, ma come già anticipato esso esiste per tutti i broker CFD- Inoltre vengono anche addebitate le seguenti altre commissioni: commissione di conversione valuta, ordine stop garantito e commissione di inattività. Ulteriori informazioni sono disponibili su https://www.plus500.com/Help/FeesCharges.
Il deposito minimo di Plus500 è 100€, ma se non ti senti pronto sappi che è possibile aprire un conto demo gratis, così puoi testare la piattaforma del broker e allenarti sui mercati finanziari, soprattutto sul trading sul petrolio!
82% dei conti al dettaglio di CFD perdono denaro
Dove fare trading sul petrolio?
Cos’è il WTI?
Cos’è il Brent?
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