Trend is your friend è un modo di dire molto diffuso fra i trader e può essere tradotto con molta serenità con “Il trend è tuo amico“. Tale motto spiega come seguire il trend di una quotazione sia molto più vantaggioso rispetto all’aprire posizioni finanziarie contrarie, comunemente definite controtrend o in “controtendenza“, sebbene quest’ultime quando centrate possano portare profitti molto più alti.
È proprio quest’ultimo ragionamento che porta molti trader inesperti a commettere errori grossolani e quindi a subire perdite. Seguire il trend soprattutto per i trader neofiti dovrebbe essere un buon modo per approcciarsi al trading online.
Trend is your friend può essere considerata una vera e propria strategia di trading. Semplice, elementare, ma al tempo stesso chiaramente insufficiente da sola. Sicuramente è la base da cui tutti i trader principianti dovrebbero partire.
Il presente articolo non costituisce un consiglio di investimento, ma ha finalità puramente informative. Tutte le indicazioni inserite sono da considerarsi solo come esempi da attuare in un ambiente demo, ossia una simulazione di trading senza soldi reali.
Trend is your friend: cos’è un trend?
Prima di comprendere il significato pratico di “Trend is your friend” è bene comprendere cosa sia un trend. Esso non è altro che la direzione generale dei prezzi di mercato di una singola quotazione, di un settore e così via. Trend può essere tradotto con “tendenza“, sebbene il termine inglese sia entrato di diritto nella nostra lingua, così come il motto oggetto del nostro articolo.
Il trend può essere diverso a seconda del timeframe scelto. Infatti il trend di una quotazione potrebbe essere rialzista in un grafico impostato a candele da 1 ora, ma ribassista in un grafico daily o weekly. È molto importante tenere a mente questo punto perché può essere indice di errore.
Un trend solitamente è visibile a occhio nudo, soprattutto per i più esperti, ma esistono degli indicatori che lo certificano, che elencheremo qui sotto.
- Media mobile. Essa indica proprio la tendenza dei prezzi, ossia la direzione del trend in corso. La media mobile mostra propria la media dei prezzi di un periodo selezionato. Come? Semplicemente sommando tutti i prezzi di chiusura di quel periodo e dividendo per il numero di giorni. La media mobile più famosa è quella a 50 periodi, a 100 periodi e a 200 periodi sempre utilizzando un grafico con candele dalla durata di un giorno l’una.
Leggi anche Media mobile: introduzione e tipologie (semplice, esponenziale, ponderata) - Il Relative Strength Index. Il Relative Strength Index (RSI), chiamato anche indice di forza relativa, mostra se un asset finanziario è stato ipercomprato o ipervenduto. Il suo valore è compreso da 0 e 100. Sotto quota 30 significa che tale asset è stato venduto troppo e potrebbe essere un’indicazione di acquisto; viceversa se si sale sopra quota 70 l’asset è stato acquistato troppo e potrebbe essere valutata l’idea di vendere. Se invece il valore di RSI è compreso fra 30 e 70 significa che non è in atto nessuna inversione di tendenza, ma anzi che è in corso un trend delineato.
Leggi anche Come fare trading online con l’indicatore RSI - L’Average Directional Index (ADX). Tale indicatore misura quanta forza ha un trend. Così come il RSI, anche l’ADX ha valori compresi fra 0 e 100. A partire da 20, più ci si avvicina a 100 più il trend è “forte”. Un numero crescente indica quindi un trend che si sta rafforzando, viceversa che sta rallentando. Questo indicatore è valido sia per i trend rialzisti che ribassisti.
Per approfondire cos’è un trend vi invitiamo a leggere il nostro approfondimento qui >>> Il trend o tendenza di mercato: definizione e termini base
Quanti trend esistono?
Esistono sostanzialmente due tipi di trend:
- rialzista/crescente: dove il movimento dei prezzi è a salire
- ribassista/decrescente: quando il valore dell’asset sta scendendo
A questi possiamo aggiungere una “fase laterale“, in cui non c’è una tendenza verso l’alto o verso il basso, ma i prezzi si muovono stabilmente in una fascia laterale abbastanza delineata. L’immagine seguente risolverà alcuni dubbi.
L’immagine mostra il grafico del cambio euro dollaro (EUR/USD). Nell’immagine abbiamo segnato con due trendline un trend ribassista (rosso) e un trend rialzista (verde), mentre a destra troviamo una fase laterale (blu). Le tendenze in questo grafico sarebbero potute essere molte, ma per semplificare abbiamo deciso di selezionarne solo una per tipologia.
Seguendo il motto “Trend is your friend” sarebbe stato opportuno posizionarsi short durante il trend ribassista, mentre sarebbe stato proficuo posizionarsi long durante il trend crescente. Quello riportato è solo un esempio ed è evidente che il trend ribassista sia durato molto di più di quello rialzista, che di fatto è durato pochi giorni.
Non è chiaramente facile posizionarsi, ma soprattutto non è semplice capire se un trend sta continuando la sua direzione, in questo caso gli indicatori mostrati nel paragrafo precedente possono aiutare soprattutto i trader neofiti.
Inoltre sarebbe l’ideale entrare a mercato a favore del trend nel momento in cui i prezzi ripieghino un po’ proprio per ottenere maggiori profitti nel caso di continuazione del trend, ma soprattutto di minori perdite, dato che in caso di inversione di tendenza lo stop loss andrebbe inserito molto vicino alla trendline.
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